giovedì 10 febbraio 2011

Quì è vietata la luce artificiale..per un gran motivo unico al mondo

Sark (Flick lostajy)
L’assonanza tra Sark e il termine inglese “dark” non deve essere casuale. Sulla piccola isola situata nel bel mezzo della Manica (è la più piccola delle quattro isole del Canale), infatti, le luci non sono molto amate. “Meglio il buio pesto”, dicono in coro gli abitanti. Ecco perché non sono ammesse le automobili, ma solo veicoli trainati a cavallo, biciclette, trattori o veicoli motorizzati per disabili e anziani. Senza fari o strade asfaltate e piene di lampioni.

L’esiguo inquinamento luminoso ha fatto sì che la piccola isola britannica sia appena stata inclusa nella lista dei cieli neri mondiali. Cioè di quei luoghi non contaminati da luci, in cui le stelle brillano nell’oscurità della volta celeste come in nessun’altra parte del globo.

La certificazione è arrivata in questi giorni dall’Ida (International Dark-sky Association, di cui fa parte anche l’italiana Cielobuio), che individua i posti meritevoli del titolo in tutto il mondo. E che compie anche le verifiche del caso. Il premio a Sark segna un nuovo capitolo per l’Ida: si tratta infatti del primo riconoscimento a un’isola per il suo cielo oscuro. Così Sark è ora a pieno titolo l’isola più buia del mondo.

Come riporta il notiziario dell’Istituto nazionale di astrofisica, a Sark “è stato adottato un piano di gestione dell’illuminazione pubblica e privata studiato ad hoc da un esperto, Jim Patterson, dell’Institute of Lighting Engineers, per un approccio ‘dark sky friendly’ alla luce artificiale. In pratica, tutte le sorgenti luminose sono progettate in modo da indirizzare verso l’alto la minor quantità di luce possibile”.

Alla fine lo sforzo degli abitanti di Sark è stato premiato. Paul Williams, delegato alle questioni ambientali sull’isola e membro del Chief Pleas è entusiasta. “Il fatto che Sark sia divenuta la prima isola al mondo a fregiarsi del titolo di cielo nero è semplicemente fantastico e non può che avere l’effetto di accrescere il nostro appeal nei confronti dei forestieri. Sark è un posto magnifico e questo premio ci farà conoscere da un pubblico ancora più vasto che vorrà venire di persona per vedere quanto è buia la nostra isola”. Il fenomeno si chiama astro-turismo e i suoi adepti sono definiti in Gran Bretagna stargazer.

Un’isola, Sark, che non ha solo nel cielo buissimo la sua particolarità. Basti pensare che le prime elezioni libere si sono svolte qui nel 2008. E che fino all’anno precedente, Sark era a tutti gli effetti uno stato feudale, con 40 famiglie (i coloni originari) ereditarie proprietarie di tutta l’isola e con leggi approvate dalla Regina d’Inghilterra nel 1525 e ancora in vigore.

Ci si arriva solo in traghetto da Guernsey, quindi i turisti sono costretti a spostarsi su veicoli trainati da trattori. Non solo visitatori però: sull’isola pullulano gli uomini d’affari. Sark è infatti un paradiso fiscale tra i meno noti e più appetiti.

La Nasa individua 54 pianeti....

ESA, NASA, e L. Calcada
54 PIANETI ABITABILI - In un solo anno di rilevazioni in una piccola porzione della galassia, il telescopio Keplero ha scoperto 1.235 corpi celesti fuori dal nostro sistema solare. Ben 54 di loro sembrerebbero trovarsi nella zona che può ospitare la vita. Quella cioè che, come affermato dallo scienziato che guida la missione di Keplero, William Borucki, non è né troppo calda né troppo fredda.
CONDIZIONI PER LA VITA - Per Borucki, 54 possibilità sono "una quantità enorme, inconcepibile. E' sorprendente vedere questo numero enorme, perché finora credevamo non ce ne fosse neanche una". Non c'è ancora una conferma del fatto che i 1.235 corpi celesti scoperti di recente siano dei pianeti, ma Borucki prevede che lo siano l'80% di loro.
CORPI CELESTI IRRAGGIUNGIBILI - Ancora da verificare inoltre alcuni aspetti più avanzati dell'abitabilità come le condizioni atmosferiche e la presenza di acqua e carbonio, che richiedono telescopi che non sono ancora stati costruiti. Tutti i corpi celesti osservati da Keplero si trovano nella nostra Via lattea, ma sono così distanti che raggiungerli non è una possibilità realistica. In alcuni casi potrebbe richiedere diversi milioni di anni.
Yahoo! Notizie - Cosa succede se si invia un telefono cellulare nello spazio? Clicca qui, resterai sorpreso...
PROGRESSI RAPIDISSIMI - Ma in futuro le cose potrebbero cambiare. "I nostri nipoti dovranno decidere qual è il passo successivo - ha dichiarato Borucki alla conferenza stampa della Nasa -. Vogliono arrivare fino a là? Vogliono mandarci un robot?". Nell'arco di soli sette giorni il conteggio dei pianeti confermati è salito da 519 a 1.235. Questo significa che presto Keplero potrebbe triplicare il numero raggiunto. Per Borucki inoltre le scoperte fatte da Keplero provengono soltanto da una frazione pari a un quattrocentesimo del nostro cielo notturno, e quindi il vero numero dei pianeti là fuori è presumibilmente superiore di alcune centinaia di volte.
DIMENSIONI SIMILI ALLA TERRA - Keplero ha inoltre rilevato che molti dei potenziali pianeti sono piccoli. Anche questo fatto è incoraggiante. Gli astronomi pensano infatti che un pianeta per sviluppare la vita debba essere solido e roccioso come la Terra e Marte. I pianeti molto grandi lo sono di rado: molto più spesso sono gassosi come Giove. Ben 68 dei possibili pianeti individuati da Keplero avrebbero le stesse dimensioni della Terra, incluso il primo mai scoperto con un diametro inferiore al mondo in cui viviamo. Mentre altri 288 pianeti sono grandi meno del doppio della Terra.

I lavori del futuro

Futuro (foto Fotolia)
Quali saranno i lavori del futuro? Quali nuove professioni vedranno la luce grazie al continuo progresso della scienza e della tecnologia? Quali occupazioni emergenti si affermeranno? Tentare di rispondere a domande del genere può essere utile per capire meglio l'evoluzione del mercato del lavoro e intercettare in anticipo le nuove opportunità.
Uno studio realizzato dall'istituto di ricerca FastFuture per conto del governo britannico ha individuato, attraverso le previsioni di illustri scienziati, le 20 nuove professioni che nasceranno o si svilupperanno entro il 2030. Naturalmente, non si può affermare con certezza che le cose andranno così ma le probabilità, assicurano gli esperti, sono molto alte. Un motivo in più per approfondire e, perché no, trovare ispirazione per le prossime scelte in ambito lavorativo.
Ecco la lista dei lavori del futuro.
  • Costruttore di parti del corpo
    I progressi della scienza renderanno possibile la creazione di parti del corpo. Così, nasceranno anche delle figure professionali che dovranno occuparsi di questo: i costruttori di parti del corpo. Accanto a questi novelli Frankestein, il business del futuro darà origine a due nuove ulteriori occupazioni. Dal momento che nasceranno anche i negozi e i centri di riparazione ci sarà bisogno di venditori specializzati e di riparatori di parti del corpo.
  • Nanomedico
    Le nanotecnologie fanno passi da gigante e in futuro potranno dare vita a una serie di strumenti in "nanoscala" subatomica, inserti e processi in grado di rivoluzionare le cure mediche e l'assistenza sanitaria. Per somministrare questi nuovi trattamenti nasceranno nuovi specialisti della nanomedicina.
    "P
    harmer", agricoltore/allevatore genetistaGli agricoltori del futuro potranno operare su colture e pascoli modificati geneticamente per migliorare i raccolti e produrre proteine a scopo terapeutico. Nello spettro delle possibilità ci sono i pomodori che contengono vaccini al loro interno e il latte di mucca, pecora e capra con proprietà curative.
  • Manager/consulenti della terza età
    Saranno gli specialisti che si occuperanno di aiutare la popolazione che invecchia a gestire le loro esigenze personali e di salute. Il loro compito sarà quello di mettere a punto soluzioni innovative in campo medico, farmaceutico, psichiatrico, protesico, e di trovare nuove proposte per l'alimentazione e per il fitness.
  • Chirurgo per l'aumento della memoriaCi potranno essere chirurghi in grado di aggiungere una capacità mnemonica supplementare a chi vuole aumentare la propria memoria. Un loro ulteriore compito sarà quello di aiutare le persone che potrebbero soffrire di disfunzioni sensoriali per il fatto di aver ricevuto nel corso della loro vita un sovraccarico informativo che porta all'incapacità di apprendere altre informazioni.
  • Etico della "nuova scienza"
    E' possibile che di fronte ai continui progressi della scienza in ambiti emergenti come la clonazione, la proteomica, le nanotecnologie sarà necessaria una nuova generazione di filosofi specialisti di etica. Questi pensatori dovranno essere in grado di comprendere a fondo le questioni scientifiche e di aiutare la società a fare scelte importanti e delicate in merito agli sviluppi da incoraggiare e quelli da ostacolare.
  • Pilota spaziale, guida turistica dello spazio, architetto per pianeti
    Con l'avvento del turismo spaziale ci sarà bisogno di piloti specializzati nei viaggi spaziali, di guide turistiche "galattiche" e di architetti che progettino soluzioni abitative per lo spazio e per i pianeti. Al momento alla Sicsa (Università di Houston) già si stanno progettando avamposti lunari, case ecologiche per Marte e veicoli per l'esplorazione dello spazio.
  • Agricoltore verticale
    C'è un interesse sempre maggiore per l'idea delle fattorie urbane verticali, i luoghi in cui è possibile produrre cibi da coltivazioni idroponiche all'interno di edifici a più piani. Queste strutture danno la possibilità di aumentare in modo significativo i raccolti e di ridurre il degrado ambientale. Per gestire queste fattorie verticali ci sarà bisogno di agricoltori specializzati in possesso di competenze scientifiche, ingegneristiche e commerciali.
  • Specialista per la riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici
    Dal momento che l'impatto negativo dei cambiamenti climatici continua a crescere, in un futuro neanche troppo lontano sarà necessario un nuovo tipo di ingegnere-scienziato capace di agire per ridurre o addirittura invertire gli effetti di questi mutamenti in zone e località particolari. Il loro compito sarà quello di applicare soluzioni multidisciplinari che spaziano dal riempimento degli oceani con limature di ferro alla costruzione di giganteschi ombrelli per la deviazione dei raggi solari.
  • Guardiano dei periodi di quarantena
    Nel caso in cui un virus mortale cominci a diffondersi rapidamente saranno pochi i Paesi e le popolazioni preparate a fronteggiare l'epidemia. Probabilmente ci sarà carenza di infermieri. E quando il tasso di mortalità crescerà e alcuni quartieri delle città verranno messi in quarantena e resi inaccessibili, ci sarà chi dovrà occuparsi di fare la guardia ed evitare che nessuno entri o esca dai cancelli.
  • Agente di polizia contro i tentativi di modifica dei fenomeni atmosferici
    La pratica di "seminare" nuvole per creare la pioggia sta già accadendo in alcune parti del mondo e sta alterando l'andamento dei fenomeni atmosferici a distanza di migliaia di chilometri. Potrà nascere un corpo di polizia contro i tentativi illeciti di modifica dei fenomeni atmosferici che avrà il compito di controllare e monitorare le persone abilitate a sparare nell'aria razzi contenenti ioduro d'argento, la sostanza in grado di provocare precipitazioni piovose dalle nuvole in transito.
  • Avvocato virtuale
    La nostra vita quotidiana si svolge sempre di più online. Ecco perché ci sarà una forte richiesta di specialisti chiamati a risolvere le controversie legali che potrebbero insorgere tra cittadini residenti in giurisdizioni legali differenti.
  • Manager di avatar per l'insegnamentoE' possibile che nelle scuole elementari verranno utilizzati degli avatar come insegnanti virtuali per aiutare o sostituire gli insegnanti reali. Per esempio, potranno nascere dei personaggi computerizzati con il ruolo di guide interattive. Servirà quindi una figura professionale capace di gestire e indirizzare in modo corretto il rapporto tra gli studenti e gli insegnanti/avatar.
  • Sviluppatore di mezzi di trasporto alternativi
    In futuro ci saranno sempre più progettisti e costruttori che creeranno mezzi di trasporto di nuova generazione utilizzando materiali e carburanti alternativi. Secondo previsioni un po' più azzardate, entro i prossimi vent'anni potrebbero diventare realtà anche le automobili volanti e quelle sottomarine.
  • "Narrowcaster"
    I mass media generalisti (broadcasting media) tendono sempre di più a produrre e diffondere contenuti personalizzati (narrowcasting), emergeranno sempre più opportunità di lavoro per i "narrowcaster", gli specialisti che lavoreranno in sinergia con fornitori di contenuti e agenzie pubblicitarie per creare prodotti audiovisivi ritagliati su misura in base alle esigenze specifiche del pubblico.
  • Responsabile per lo smaltimento dei dati personali
    Ci sarà sempre più richiesta di specialisti che forniscano alle persone che non voglio essere rintracciate un servizio efficace di smaltimento ed eliminazione dei dati personali presenti nei vari database, elettronici o fisici.
  • Responsabile della gestione e dell'organizzazione della vita digitaleVedremo nascere esperti che avranno il compito di aiutarci a organizzare la nostra "vita digitale". Su richiesta, questi "manager dell'ordine elettronico" si occuperanno di gestire le nostre email, assicurando un'archiviazione efficace dei dati, e di sistematizzare e razionalizzare le nostre identità digitali (username e password) e il modo in cui utilizziamo i software e le applicazioni.
  • Broker del tempo
    Se si pensa alle esperienze delle banche del tempo, si può affermare che già oggi il tempo a disposizione delle persone è utilizzato in alcuni casi come sistema alternativo di pagamento. Questa "moneta alternativa" potrà dare luogo a un vero e proprio mercato "finanziario" del tempo, in cui agiranno broker e agenti di cambio specializzati.
  • Assistente sociale per social networkE' probabile che in futuro ci saranno assistenti sociali specializzati che avranno il compito di aiutare le persone traumatizzate o marginalizzate dai social network.
  • "Personal brander"
    Sarà il consulente che ci aiuterà a creare un nostro marchio, un "personal brand", attraverso i social media e altri mezzi di comunicazione di massa. Il "personal brander" si occuperà di definire insieme a noi che tipo di identità e personalità vogliamo trasmettere su Facebook, Twitter, blog e così via. Sarà questo tipo di esperto a darci i consigli per capire come trasferire i nostri valori nella nostra identità digitale e misurare quanto la nostra immagine virtuale è compatibile con la realtà.

La squadra milionaria

Real
Nell'annuale classifica stilata dalla Deloitte e relativa alla stagione 2009-10, i blancos guardano tutti dall'alto con una fortuna stimata in 438,6 milioni di euro.
Ben staccato, al secondo posto come un anno fa, il Barcellona con 398,1 milioni di euro, invariate anche le posizioni successive con Manchester United terzo (349,8 milioni di euro), e a seguire Bayern Monaco, Arsenal e Chelsea. Novità al settimo posto, dove c'è ora il Milan (235,8 mln, +40 mln), nella stagione precedente decimo, mentre perde una posizione il Liverpool, ora ottavo.
A chiudere la Top Ten altri due club italiani: l'Inter, nona come un anno fa (224,8 mln, +28 mln) e la Juventus, che scivola dall'ottava alla decima posizione (205 mln, +1,8 mln). Tra i 20 club più ricchi del mondo anche la Roma, che da 12^ diventa però 18^ (122,7 mln, -23,7 mln) mentre il salto in avanti più importante lo compie il Manchester City, da 20° a 11°.
Per la prima volta, il giro d'affari dei 20 club supera i quattro miliardi di euro, 4,3 per l'esattezza, e si prevede che per la prossima stagione la cifra continui a salire.

La password perfetta

Password (Foto Fotolia)
Se la password che hai scelto è troppo semplice, tipo il nome del tuo cane, il rischio è che la indovinino facilmente, se invece è troppo complicata finisce che te la dimentichi. Esistono però degli stratagemmi per creare parole chiave sicure che ti rimangono impresse nella memoria. Ecco come fare.
“Hai mai pensato di scrivere le tue solite password al contrario o sostituire le vocali con dei numeri?”
Troppe password - La nostra vita è costellata da password da ricordare per usare il servizio di posta o a la chat, per accedere al social network preferito o all’account di banking online. Insomma, la stragrande maggioranza dei servizi web richiede una parola d’ordine per farti entrare, così come molte applicazioni per computer e smartphone. La tentazione, ed è più che comprensibile, è di usare la stessa password mettendo a rischio il tuo intero universo virtuale nel caso qualcuno la “indovinasse”. La prima regola, dettata dal bon senso, è scegliere una password diversa per ogni situazione, mentre la seconda è non usare niente di “scontato” come il nome del tuo cane o la tua data di nascita, tutte informazione che ti conosce potrebbe facilmente dedurre. Infine, se la memoria non è proprio il tuo forte, evita comunque di annotare l’elenco delle tue password su post-it attaccati al monitor o elencarle in file sul computer dal nome “password.doc”.
Numeri & lettere - Se scegli una password troppo semplice rischi che qualcuno la indovini, se invece punti su qualcosa di più complicato magari finisce che te la dimentichi se non la usi tutti i giorni. Che fare? Esistono parecchi stratagemmi per creare una password “robusta”, come si dice in gergo. Innanzitutto gli esperti di sicurezza consigliano password di almeno 8 caratteri, possibilmente con caratteri alfanumerici che alternino le lettere ai numeri. Uno degli stratagemmi più semplici, per esempio, è usare delle normali parole che ti ricordi facilmente ma scritte al contrario o sostituendo le vocali con dei numeri. Una password come “bernardo”, per esempio, potrebbe diventare “odranreb”, oppure “b3rn@rd0”, o ancora meglio “0dr@nr3b”. L’idea è quella di sostituire la “a” con “@”, la “o” con “0” (zero), la “e” con il “3”, la “i” o “!” con un “1”, e ancora le “s” con “$” e gli spazi con “%”.

Cifrario fai-da-te - Altro stratagemma consigliato dagli esperti per creare, e soprattutto ricordarsi una password, è usare una frase di senso compiuto, anche il titolo lungo di un film o un testo qualsiasi . Non come password, ma come una sorta di cifrario. Una frase tipo “non sopporto il polline dei fiori in primavera” diventerebbe “nsipdfip”, oppure il titolo del film “pomodori verdi fritti alla fermata del treno” si trasforma in “pvfafdt”. Se alla password così creata sostituite le vocali con dei numeri e simboli sarà ancora più difficile decifrarla.
password sicura pc okAiuto software - Esistono poi dei programmi software che vi aiutano a gestire le password senza mettere a dura prova la vostra memoria. Uno dei migliori, ma ce ne sono parecchi in circolazione, è il gratuito KeePass Password Safe. Il concetto alla base di questo tipo di programmi è di memorizzare tutte le password che usi per accedere ai servizi online o ad applicazioni varie ed eventuali, proteggendole in un database crittografato protetto da un’unica parola chiave. In pratica, l’unico sforzo di memoria richiesto è ricordarti questa parolina magica e custodirla gelosamente.

giovedì 3 febbraio 2011

E' importante riuscire ad evitare una figuraccia

(Getty)
Fresco della pioggia di nomination agli Oscar, il Discorso del Re porta alle cronache un tema importante per molti professionisti: come si fa un discorso pubblico perfetto? Re Giorgio VI (interpretato da un grande Colin Firth) ha un problema molto specifico: la balbuzie. E un avversario retorico tremendo: Adolf Hitler. Ma la lezione di questo film può valere anche in situazioni meno complesse. Ci sono tante componenti da padroneggiare, non si può fallire in nessuna di queste.
Ecco una serie di ingredienti che non possono mancare in ogni discorso efficace.
Avere una scaletta, non il testo completo
Se è meglio avere una traccia da seguire per non perdersi, non incatenatevi alle frasi precise. Un testo scritto suona scritto, mentre un discorso deve avere l'ordine della scrittura e la naturalezza del parlato. Inoltre, dover leggere parola per parola può abbassare la concentrazione e la presa sul pubblico.
La sintassi: tenetela semplice
Usate frasi brevi, parole comprensibili a tutti. Niente vocaboli altisonanti. E' un modo per conquistare la solidarietà del pubblico, per portarlo dalla vostra parte. L'impatto deve essere il più possibile vicino alla conversazione, come se steste parlando personalmente con ognuno degli ascoltatori della platea.
Usate gli occhi
Gli occhi sono la via più breve per attivare il contatto con il pubblico. Il contatto oculare con chi vi sta ascoltando crea attenzione ed empatia. Inoltre, è il modo più rapido per valutare se il discorso sta andando bene, e proseguire nella stessa direzione, oppure correggere gli errori che vi stanno facendo perdere il pubblico.
Fateli ridere
E' un trucco infallibile per cominciare: una battuta, e saranno tutti dalla vostra parte.
Non esagerate con le slide
Le slide aggiungono troppa informazione, distraggono dall'ascolto. Devono essere poche, mirate, il più possibile grafiche, comprensibili con un solo sguardo.
Tre è il numero magico
La struttura del ragionamento deve sempre procedere seguendo questo numero, mai superandolo. In particolare il discorso deve essere centrato su tre punti focali, e ciascun punto focale deve avere tre diramazioni. Anche se nessuno rimarrà lì a contare i passaggi, è una struttura facile da seguire e da memorizzare.
Preparatevi
L'improvvisazione fa perdere fiducia, senza fiducia non c'è successo presso nessun tipo di pubblico. Bisogna padroneggiare la materia, e scendere in dettagli. Questi sono importanti per dare l'impressione di totale conoscenza di quello di cui state parlando. A volte, possono essere un buon trucco quando non c'è tempo per acquisirla.
Chiudere con una frase a effetto
Renderà il discorso memorabile, se è stato impeccabile. Lo salverà, se ci sono stati degli intoppi. Preparatela in anticipo.

Inventata la carne sintetica

fotolia
Che effetto vi fa l'idea di mangiare una bistecca fatta con carne "coltivata" in laboratorio? È il progetto al quale sta lavorando da oltre 10 anni Vladimir Mironov, ricercatore presso la Medical University of South Carolina. La bistecca in provetta nasce dalle esperienze fatte fino a oggi nel campo delle biotecnologie per la "costruzione" di organi e tessuti umani destinati ai trapianti. (Tutto il cibo in cifre in questa puntata di Numbers)
Il processo messo a punto da Mironov è relativamente semplice: lo scienziato ha messo in coltura dei mioblasti di tacchino, cellule embrionali che si sviluppano in fibra muscolare striata, su un supporto di chitosan (un polisaccaride diffuso in natura) e ha nutrito il tutto con plasma di bovino. Non ha ancora ottenuto nulla di commestibile e commerciabile ma ritiene di essere sulla buona strada. Dovrà per esempio aggiungere del grasso al muscolo per renderlo più morbido e saporito, ma soprattutto dovrà trovare il modo per vascolarizzarlo durante la coltura così da fare crescere una bistecca e non delle sottili fibre di solo muscolo. (Quali sono i piatti etnici più disgustosi del mondo? Te lo diciamo qui)
"Saremo in grado di produrre carne su richiesta con le caratterstiche più diverse: grassa, magra, di pollo, vitello o agnello" spiega Mironov, che immagina già la costruzione di grandi "carnerie", impianti industriali dove decine di bioreattori fanno crescere diversi tipi di carne. Ma anche dei piccoli apparecchi domestici dove ogni massaia potrà autoprodursi la sua carne preferita su richiesta.
L'idea piace molto alle associazioni animaliste, prima tra tutte la People for the Ethical Treatment of Animals, che da tre anni finanzia gli studi di Mironov.
Non solo: il 30% delle terre è attualmente utilizzato per l'allevamento di animali da carne che consumano cibo e inquinano. La carne sintetica potrebbe risolvere queste inefficienze e liberare risorse a tutto vantaggio dell'agricoltura. (Alimentazione: quante ne sai? Mettiti alla prova in questo test)
Ma non tutti sembrano credere nella bistecca high tech: sia la Food and Drug Administration che l'Istituto Nazionale per la Salute degli Stati Uniti hanno rifiutato di finanziare gli studi di Mironov.
"Il problema è solo di natura psicologica", spiega ai media Nicholas Genovese della People for the Ethical Treatment of Animals, "in fondo anche lo yogurt, il vino e la birra sono prodotti con procedimenti industriali simili e nessuno si lamenta". Sarà...

Gli alimenti anti-depressivi

fotolia
La felicità? Si può perseguire anche a tavola! Una volta tanto potete stare tranquilli che dal piatto non prenderete solo calorie, ma anche il tanto sospirato buon umore!

Si tratta di cibi che forniscono benefici sia fisici che psicologici, che contengono sostanze che incidono sull'umore, oltre che sulla longevità!
   
Divertiamoci con il folato!  

Mangiare cibi ricchi di folati: come le verdure a foglia verde, ovvero cavoli, broccoli, spinaci, asparagi, cime di rapa, legumi, semi di girasole, arance, meloni, bietole e cereali.
Il folato, noto anche come acido folico, è una vitamina idrosolubile necessario al nostro organismo per moltissime ragioni. Una ricerca presso l'Università di York e Hull York Medical School ha scoperto un legame tra lo stato depressivo e bassi livelli di folato.
La dose giornaliera raccomandata? Per uomini e donne è di 400 microgrammi, per le donne incinte è di 600 microgrammi.
"Volete sorridere?" Provate ad aumentare l'assunzione di cibi ricchi di folati. Ad esempio, con una tazza di lenticchie cotte che vi fornisce il 90% della dose giornaliera di acido folico. Inoltre, la fibra e la proteina faranno di più: stabilizzano lo zucchero nel sangue, e promuovono un umore migliore. Inoltre, il folato può anche ridurre l'omocisteina, un aminoacido collegato a malattie cardiache.

Potenzia la vitamina B6!

Ti senti giù? Sbuccia una banana e la vita ti sorriderà! Attenta a dove butti le buccie però... A parte gli scherzi, le banane, come altri alimenti, aiutano l'umore a risollevarsi... perché? Grazie al contenuto di vitamina B6!
Dove si trova la B6? Gli alimenti che contengono questa vitamina sono: banane, petto di pollo, aglio, cavoli di Bruxelles, cavolo, semi di girasole, broccoli, peperoni rossi, cocomero, avocado e patate.
La vitamina B6 ha un ruolo nel metabolismo dei globuli rossi, come delle proteine, e nella sintesi dei neurotrasmettitori, serotonina e dopamina. La vitamina aiuta anche a mantenere giusti livelli di zucchero nel sangue, e aumenta la quantità di ossigeno trasportato ai tessuti.
Bassi livelli di vitamina B6 possono portare ad un aumento di omocisteina, anemia, mal di testa e depressione. La dose giornaliera per gli adulti di età 19-50 è di 1,3 mg / die e circa 1,6 mg per le persone over 50.

 
Carboidrati buoni... 

Carboidrati buoni: cereali integrali, frutta, verdura... da tenere in frigo e nella dispensa...! Perché? Cereali integrali, frutta e verdura forniscono energia "a lungo termine"; fibre e sostanze nutritive multiple che il nostro organismo necessita per una salute ottimale.
I carboidrati sono anche responsabili della sintesi della serotonina, nota come l' "ormone della felicità"! La serotonina è un importante neurotrasmettitore che influenza il nostro umore e anche il nostro sonno.
Non abusate della scusa di poter mangiare i carboidrati per il vostro umore! Non tutti sono adatti... sicuramente da preferire i non trasformati che danno energia, oltre a migliorare l'umore.

Vai col pesce!

Nel pesce, non in tutti i tipi... è presente l'omega-3acidi grassi essenziali che si trovano nel salmone, nelle sardine, negli sgombri, nelle acciughe, nele aringhe, nei semi di lino, nelle noci, e nelle alghe. L'omega-3 ha un influsso positivo sull'umore.

La ricerca mostra, infatti, un'associazione tra un'assunzione di omega-3 acidi grassi e la depressione. In particolare uno studio di meta-analisi pubblicatao sul Journal of Clinical Psychiatry ha scoperto che la depressione migliora significativamente nei pazienti con disturbi unipolari e bipolari che hanno consumato del pesce per otto settimane consecutive.
Per lo più, il pesce azzurro è ricco di omega-3, mentre fonti vegetali di omega-3 sono: semi di lino, noci, e alghe.
L'idea in cucina? Un cucchiaio di semi di girasole o di noci in una tazza di panna senza zucchero, aggiungete lo yogurt magro per un umore al top!

I modi per risparmiare i costi del carburante

Benzina
La benzina ha sfondato il muro di 1,50 euro al litro, una soglia di grande impatto psicologico, e non solo, che non si vedeva da 29 luglio 2008. In quel periodo, c'erano le condizioni peggiori: inflazione alta (4 per cento) e prezzo del petrolio alle stelle (122 dollari al barile, cioè 78 euro col cambio di allora). Ma oggi le condizioni sono diverse, perché il petrolio costa 4 euro di meno (99 dollari, equivalenti a meno di 74 euro) e l'inflazione è sotto il 2 per cento. Allora, perché la benzina costa così tanto? L'associazione Altroconsumo denuncia l'anomalia: "il prezzo industriale della benzina in Italia continua a essere tra i più alti in Europa. Solo in Danimarca e a Malta i prezzi praticati sono più alti che da noi. In più occasioni, invano, abbiamo chiesto al Governo di ridurre le accise sul prezzo della benzina, di favorire la concorrenza e di intervenire contro il rialzo speculativo dei prezzi". Per il Governo, risponde il sottosegretario Stefano Saglia, il quale dice che è ormai pronto il decreto per la costituzione della  "commissione di valutazione delle dinamiche dei prezzi dei carburanti", e che il Ministero dello Sviluppo  Economico "sta lavorando ad un provvedimento per l?attuazione della riforma dei carburanti che possa ridurre i prezzi allineandoli alla media europea. Si parla  di una riduzione nella misura di 3/4 centesimi per litro". 
Sì, ma nel frattempo, cosa può fare il singolo consumatore? Secondo la stessa Altroconsumo, i consumatori possono seguire alcune semplici regole, per riuscire a risparmiare sul carburante. Eccole:
  1. non fare benzina dove capita o dove sei più comodo; la comodità spesso non paga: scegliendo con attenzione il distributore, si può risparmiare fin quasi il 10 per cento sul pieno;
  2. verifica se nella tua zona esistono distributori indipendenti, ovvero quelli che fanno riferimento a marchi diversi rispetto alle grandi aziende di distributori di benzina: la benzina "non di marca" non è meno buona di quella delle marche più note;
  3. molto spesso i distributori più convenienti si trovano in prossimità di centri commerciali o al loro interno: quando vai a fare la spesa approfitta anche per fare il pieno;
  4. molto convenienti sono poi spesso i distributori che, all'interno dei centri commerciali, hanno insegna che richiama quella del centro commerciale stesso;
  5. verifica, infine, sempre che il prezzo praticato dalla pompa corrisponda a quello pubblicizzato dai cartelloni esposti dal distributore.

Perchè non ricordiamo ciò che sognamo???

Coppia che sogna (Fotolia)
Se dormire è fondamentale per la salute del corpo, sognare è altrettanto determinante per la salute della mente per la nostra mente perché la rigenera e contribuisce a tenerla allenata.
D’accordo, sui sogni è già stato detto e scritto moltissimo. E probabilmente siete anche appassionati di interpretazione. Ma ci sono di sicuro alcuni aspetti che ancora non conoscete e che vale la pena di imparare…

Perché non ricordi cosa hai sognato…
Molte persone sono convinte di non sognare ogni notte. La realtà è diversa: tutti noi sogniamo e lo facciamo ogni notte; capita però di non ricordare quello che abbiamo sognato. Come spiega Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell´università "Gabriele D´Annunzio" di Chieti, "Non avere memoria del sogno non significa non sognare. Chi non ricorda le immagini oniriche è vittima di un grave processo di congelamento dell´energia affettiva profonda, insomma ha una vita affettiva interna molto inibita…".

Gli incubi fanno bene o male alla salute del cervello?
Fare brutti sogni non è sintomo che qualcosa non va, anzi. Potrebbe essere un modo che il nostro cervello ha per elaborare le emozioni, affrontare le situazioni più scabrose e paurose, in modo da sopraffarle. E’ la tesi di due scienziati, Ross Levin e Tore Nielsen, pubblicata sulla rivista scientifica "Current Directions in Psychological Science".

Ma a cosa serve davvero la fase Rem?
La maggior parte dei sogni avviene nella fase più profonda del sonno, chiamata Rem (sigla che sta per Rapid eyes movement, perché sotto le palpebre gli occhi si muovono rapidamente). Si verifica 4-5 volte per notte ed ha la durata di circa 15 minuti. Secondo gli studi più recenti, la sua funzione primaria potrebbe essere quella di regolare le emozioni (specie quelle negative), affrontandole ed elaborandole: in particolare, il sonno Rem sarebbe decisivo nel fare in modo che i ricordi paurosi della vita da svegli non abbiano la meglio sulla serenità del cervello.

Senza sogni, la memoria rischia
Un’indagine americana pubblicata sulla rivista scientifica "Sleep" ha dimostrato che se per quattro notti non facciamo sogni (non raggiungiamo dunque la fase Rem del sonno), si riduce la proliferazione cellulare nella parte del cervello che contribuisce all´archiviazione della memoria a lungo termine. il sonno Rem ha un ruolo chiave nel favorire la plasticità cerebrale.

I sogni erotici aguzzano l’ingegno
Che siate o meno tra le otto persone su cento che fanno sogni erotici ogni notte, sappiate che è buon segno per la salute del vostro cervello. A differenza dei sogni romantici ­ che stimolano la visione d’insieme delle cose e quindi la creatività ­ le fantasie oniriche a sfondo sessuale favoriscono le capacità di pensiero analitico, puntuale, concentrato sul dettaglio. Lo rivela uno studio congiunto delle Università di Amsterdam e Groningen.

Sognare in bianco e nero o a colori
È stato calcolato che il 12% delle persone sogna in bianco e nero. La gran parte di noi, a precisa domanda, non saprebbe rispondere se i sogni vissuti nella notte appena trascorsa fossero o meno a colori. Ma ha un significato particolare sognare nell’uno o nell’altro modo? "Non c’è differenza, dal punto di vista fisiologico: è la memoria di chi interpreta il proprio sogno a colorare o scolorire la sua avventura onirica", spiega il dottor Massimo Di Giannantonio. "Se chiedessimo a una persona di dirci se i suoi ricordi di ciò che ha fatto il giorno prima sono a colori o in bianco e nero, la troveremmo forse molto perplessa nel fornire la risposta", aggiunge la psicoterapeuta Giuliana Proietti. "Le immagini mentali sono infatti cosa ben diversa da quelle che siamo abituati a vedere in fotografia. Allo stesso modo, anche le immagini oniriche non sono né a colori né in bianco e nero".

Un giocattolo pericoloso

Getty
Per il pensionamento del marito Ken, Julie Lloyd aveva scelto un modellino in resina, raffigurante un cecchino inglese dotato perfino di un minuscolo fucile SA80. L'oggetto comprato presso il Royal Signals Museum di Garrison, Blanford, non ha superato i controlli a causa dell'arma da fuoco di "ben" 7 centimetri.

I due al momento di imbarcare l'oggetto sul proprio volo di ritorno in Ontario, si sono visti opporre un fermo divieto dagli addetti ai controlli di sicurezza all'aeroporto di Gatwick.  Il mini fucile di 7 centimetri è stato considerato dal personale di vigilanza dell'aeroporto come una vera e propria "arma da fuoco".
Un po' difficile scambiare il piccolo giocattolo in plastica in un fucile realmente funzionante., per quanto accurata fosse la riproduzione dell'oggetto reale. Ma così è stato e Ken e Julie Lloyd sono stati costretti ad impacchettare l'oggetto per spedirlo a casa via posta.

Tuttavia, una volta imbustato il soldatino, il pacco postale non riusciva ad entrare nella buca da lettere dell'aeroporto. Per riuscire a risolvere la situazione è dovuto intervenire un addetto all'assistenza clienti dello scalo. La busta è giunta a destinazione 5 giorni dopo.
Il business manager del Royal Signals Museum ha commentato l'accaduto, definendolo un po' eccessivo e aggiungendo "meno male che la signora Lloyd non ha comprato un carro armato giocattolo".

In arrivo la prima catastrofe del 2012

Ciclone Yasi (Getty)Nell'Australia nordorientale, dove si sta avvicinando uno dei più potenti cicloni della storia del Paese, la polizia oggi sta impedendo l'accesso di altre persone nei rifugi già sovraffollati. Continua a leggere questa notizia



Le prime raffiche hanno già colpito lo Stato del Queensland mentre abitanti e turisti terrorizzati stanno cercando di trovare un rifugio qualche ora prima che il ciclone Yasi scarichi tutta la sua potenza.
Selwyn Hughes, costretto ad abbandonare un affollatissimo centro commerciale adibito a rifugio a Cairns, una città turistica sulla costa, aspetta assieme alla famiglia in un parcheggio all'aperto.
"Siamo in tanti qui. Dovranno fare qualcosa per forza, cioè individuare un posto più sicuro dove spostarci prima dell'arrivo del ciclone", ha spiegato Hughes, circondato dai suoi cinque figli, che hanno dai due ai 13 anni.
Gli esperti hanno detto che con raffiche di vento fino a 300 chilometro l'ora, Yasi può spazzare via anche le case a prova di ciclone, costruite negli ultimi anni.
"Ci troviamo di fronte a una tempesta di proporzioni catastrofiche", ha detto il premier dello Stato del Queensland, Anna Bligh, dopo che Yasi è stato elevato a tempesta di categoria 5, la massima potenza.
"Sotto tutti i punti di vista questo ciclone è destinato a essere sconvolgente e potenzialmente è in grado di creare moltissimi danni".
Oltre 400.000 persone vivono nella zona che dovrebbe essere colpita dal ciclone, in cui si trovano le città di Cairns, Townsville e Mackay. Si tratta di una zona turistica che comprende anche la Grande barriera corallina australiana.
Le immagini del satellite fotografano Yasi come una tempesta che copre una zona più vasta dell'Italia o della Nuova Zelanda, e il ciclone secondo le previsioni dovrebbe rivelarsi il peggiore nella storia del Paese.
La maggiore minaccia potrebbe giungere dalle onde che potrebbero raggiunge un'altezza fino a sette metri oltre il normale livello nelle zone della costa maggiormente colpite, secondo il premier Bligh.
Intanto sono state chiuse tutte le miniere, i collegamenti ferroviari e i porti e i funzionari sostengono che la tempesa possa raggiungere l'entroterra per centinaia di chilometri, colpendo le zone rurali e minerarie che devono ancora riprendersi da mesi di devastanti alluvioni.

Come liberare il nostro pc dalle spie

fotolia
Una nuova invasioni di spyware sembra dilagare in rete, attenzione però con tutta probabilità non si tratta di hacker che vogliono rubare i nostri dati più preziosi, ma di società che "spiano" cosa facciamo sul web per inviarci pubblicità mirata o per "suggerire" siti che potrebbero interessarci.
“Gli spyware raccolgono ogni tipo di informazione sulle nostre attività online”
Attenzione alla spia - Lo strumento usato per controllare le nostre mosse online si chiama spyware , si tratta di insidiosi software che si nascondo fra i programmi del nostro pc pronti a raccogliere ogni tipo di informazione sulle nostre attività. Infettare il pc è facilissimo, basta cliccare su un banner strano, installare software di dubbia provenienza o semplicemente attivare una delle tante applicazioni per navigare che promettono di rendere la nostra linea un lampo di velocità.
Liberarsi dell'intruso - Se il pc inizia a comportarsi in modo strano mostrando pagine non richieste o riempiendo lo schermo di fastidiosi banner che appaiono in ogni momento, è giunto il momento di prendere provvedimenti. Una veloce ricerca su Google suggerirà decine di software anti-spyware tra cui Ad-Aware il famoso programma di Lavasoft, Microsoft Windows Defender e STOPzilla. Evitiamo la tentazione di installarne due o più perché esagerare potrebbe rallentare il computer oltre a mettere i software in conflitto fra loro. Uno è più che sufficiente e se durante la navigazione sul web vedi un banner con uno slogan tipo: "il tuo pc ha bisogno di un anti-spyware" fatti furbo e non fare clic... quello potrebbe essere davvero uno spyware.