martedì 22 marzo 2011

I costi dell'Italia della crisi

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I consumi reali in Italia sono fermi. Lo rimarca l’Ufficio Studi di Confcommercio ha stimato che oggi ogni italiano dispone, a parità di potere d'acquisto, mediamente di 570 euro all'anno in meno rispetto al primo trimestre del 2007. Dal 2001, recita lo studio di Confcommercio, la crescita dei consumi pro capite si arresta (+0,1% annuo). Tra il primo trimestre del 2007 e il minimo del secondo trimestre del 2009, i consumi hanno subito una riduzione complessiva del 4,3%. "Considerando per il futuro una crescita della spesa reale pro capite superiore ai tassi sperimentati nel periodo pre-crisi – rimarca Confcommercio - alla fine del 2014 non avremo recuperato completamente neppure i livelli di inizio 2007". Secondo il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, "oltre al naturale riflesso negativo in termini di benessere e tenore di vita" il calo dei consumi "ha un effetto bloccante sulla crescita economica, cioè del prodotto interno lordo. Il che, poi, implica la stagnazione del reddito e appiattisce ulteriormente la dinamica dei consumi. E' un circolo vizioso dal quale dobbiamo uscire". Se manca lo stimolo proveniente dalla domanda interna e in particolare dai consumi - sottolinea il rapporto - le imprese non investiranno a sufficienza e non domanderanno nuovi lavoratori da impiegare nei processi produttivi.

La difesa dalle radiazioni

gettyL'Organizzazione Mondiale della Sanita' ha elaborato, in seguito all'allarme nucleare in Giappone e al rischio di radiazioni anche in altri paesi, delle nuove linee guida in cui spiega quali sono gli effetti e come minimizzare i rischi dell'esposizione a radiazioni, in particolare su bambini e giovani. Dai vestiti al cibi, dai farmaci alle regole di pulizia questi i consigli. Continua a leggere questa notizia

COME PROTEGGERSI?: L'Oms raccomanda alle famiglie di tenersi informate attraverso tv, web e radio su quanto suggerito dalle autorita' e seguire le istruzioni del governo. La decisione di fare scorte o prendere pillole di ioduro di potassio deve essere basata sulle informazioni date dalle autorita'.
CHE FARE SE ESPOSTI A RADIAZIONI? - Se si arriva da ambienti chiusi dopo l'esposizione a radiazioni, svestirsi all'entrata di casa, rimuovere scarpe e vestiti e metterli in sacchetti di plastica. Sigillare la borsa e metterla in un posto sicuro, lontano da bambini, animali e aree abitabili. Farsi la doccia o il bagno con acqua calda, non bollente, e sapone. Notificare alle autorita' che si possono avere vestiti e oggetti contaminati perche' siano maneggiati secondo le procedure.
CHE SIGNIFICA RIMANERE IN CASA? - Se si riceve questo avviso dalle pubbliche autorita' bisogna trovare la stanza piu' sicura dentro casa o l'ufficio, che non abbia porte o finestre e spegnere i sistemi di ventilazione per riscaldare e raffreddare.
COSA SONO LE PILLOLE DI IODURO DI POTASSIO? - Sono date per saturare la tiroide e prevenire l'assorbimento di iodio radioattivo. Possono ridurre il rischio di cancro nel lungo periodo, se prese prima o subito dopo l'esposizione alle radiazioni. Non sono pero' un antidoto alle radiazioni e possono avere degli effetti collaterali in chi ha problemi renali. Le donne incinta devono prenderle solo su indicazione delle competenti autorita' perche' la loro tiroide accumula iodio radioattivo a tassi maggiori e la tiroide del feto viene bloccata con l'assunzione delle pillole.
È SICURO MANGIARE CIBO IMPORTATO DAL GIAPPONE? - Attualmente non ci sono indicazioni di rischi alimentari per le importazioni di cibo dal Giappone. Nel mercato interno le preoccupazioni riguardano il cibo delle zone circostanti la centrale di Fukushima, ma visto il terremoto e lo tsunami e' improbabile che la produzione di cibo nell'area sia in funzione.
COME DIVENTA RADIOATTIVO IL CIBO? - Il cibo puo' essere contaminato solo con materiali radioattivi. La superficie di frutta, verdura o animali puo' diventare radioattiva con il deposito di materiale radioattivo disperso nell'aria o attraverso la pioggia. Nel tempo, la radioattivita' si puo' accumulare nel cibo, quando iodio e cesio si trasferiscono attraverso il suolo alle colture o agli animali, nei fiumi, nei laghi e nel mare dove il pesce e i crostacei possono averlo assorbito. Non e' a rischio il cibo impacchettato o inscatolato.
CONSIGLI A CONSUMATORI E PRODUTTORI? - Nei primi stadi dell'emergenza, e se e' sicuro farlo, bisogna proteggere le verdure in crescita e il foraggio per gli animali coprendoli con teli di plastica, portare il bestiame in fienili o capanni. Evitare il consumo di latte o verdure prodotte localmente, evitare la macellazione degli animali, la pesca, la caccia e la raccolta di funghi e altri cibi del bosco.
QUALI RISCHI PER LA SALUTE? - se si e' stati esposti alle radiazioni oltre una certa soglia, ci sono effetti acuti come rossori cutanei, perdita di capelli, bruciature. Chi vive vicino la centrale e' improbabile sia esposto a una tale soglia, mentre sono a rischio i soccorritori e i lavoratori della centrale. Nel lungo periodo puo' aumentare per la popolazione il rischio di cancro, in particolare alla tiroide nei bambini e nei giovani, e di leucemia a distanza di pochi anni dall'incidente. (ANSA).

15 errori da non fare nel curruculum

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Al giorno d'oggi saper scrivere un curriculum vitae è un'arte fondamentale. Sono pochi, infatti, quelli che possono permettersi di poter dire "mi chiameranno un'altra volta...". Riportare al meglio capacità e precedenti esperienze è un compito delicatissimo e nasconde innumerevoli insidie. Volete sapere se il vostro cv è all'altezza della situazione? Ecco quali sono, secondo il sito americano per la ricerca di lavoro Quintcareers.com, le quindici cose che non dovete mai fare (leggete anche le 15 che dovete fare).
  1. Non siate ansiosi riguardo alla vecchia "regola del cv di una pagina al massimo". E' una buona cosa se ci riuscite, ma se avete accumulato molte esperienze, due pagine sono un limite più ragionevole. Tuttavia se la seconda pagina è scritta per meno di metà, sarebbe meglio condensare il curriculum in una sola.
  2. Non andate oltre le due pagine.
  3. Non giustificate il testo. I paragrafi giustificati hanno degli spazi irregolari al loro interno, perciò è meglio utilizzare la giustificazione a sinistra, renderà il testo più uniforme e leggibile.
  4. Non mentite mai.
  5. Non sottovalutate la possibilità di un formato efficiente e pratico. Un tale scelta può essere strategica per chi vuole cambiare settore lavorativo, per gli studenti e per chi ha poche esperienze in genere, così come per chi ha avuto dei buchi o chi si trova di nuovo sul mercato del lavoro. Un curriculum efficiente è organizzato in blocchi di capacità. Dopo averne elencate tre o quattro e dopo che avete spiegato come avete dimostrato di avere tali capacità, potete aggiungere un resoconto estremamente sintetico delle vostre esperienze.
  6. Non usate pronomi personali (io, mio, me).
  7. Non dimenticate di riportare le città dove avete svolto i vostri precedenti lavori. Questo tipo di informazioni sono necessarie anche se molti, poco saggiamente, le omettono.
  8. Non mischiate nomi e verbi nelle frasi in cui descrivete le esperienze lavorative. E' molto meglio usare verbi oggettivi.
  9. Non utilizzate espressioni tipo "compiti previsti", "responsabilità incluse" o simili. I cv orientati sul tipo di lavoro piuttosto che sul tipo di mansioni, sono quelli che ricevono maggior considerazione.
  10. Non elencate troppe esperienze lavorative. La regola del "pollice verso" per chi ha svolto molte attività riguarda tutti coloro che enumerano i lavori svolti in 15 anni. L'essere discriminati per la propria età è, purtroppo, una realtà, e poi così facendo è facile essere considerati sovraqualificati e troppo costosi.
  11. Non enfatizzate capacità e attività che non volete svolgere in futuro, anche se rappresentano un vostro grande punto di forza. In effetti è molto meglio omettere queste qualità, a che pro descrivere una cosa che sapete fare se poi non la volete più fare?
  12. Non inserite gli studi liceali!
  13. Non includete altezza, peso, età, data e luogo di nascita, stato civile, sesso, etnia, salute, codice fiscale, motivi che vi hanno spinto a lasciare i vostri precedenti lavori, nome dei vostri precedenti superiori, indirizzi specifici o numeri di telefono dei vostri precedenti superiori, foto personali, informazioni sullo stipendio, il titolo "Curriculum Vitae" o qualsiasi altra informazione possa essere percepita come controversa tipo fede religiosa, affiliazioni religiose o politiche.
  14. Non elencate hobby o altre informazioni irrilevanti. Nella maggior parte dei casi, sono viste come superflue o triviali. Si usa dire che gli hobby sono dei buoni punti di partenza per un colloquio o che possano dare un quadro più completo della vostra persona, ma in realtà generalmente sono visti come una perdita di tempo o come riempitivi.
  15. Non riportate le referenze. Queste appartengono a un momento successivo al primo colloquio e andrebbero mantenute su di un foglio separato e consegnate solo quando  richieste specificatamente.

Piano di fuga...da una centrale nucleare

Centrale Nucleare (foto Getty)Un piano della Protezione civile per intervenire se esplodesse una centrale nucleare vicino all'Italia. È quello illustrato da Franco Gabrielli, successore di Guido Bertolaso. Se nel nostro Paese non esistono centrali nucleari, nel raggio di 200 chilometri dal confine italiano si trovano 27 reattori con una potenza di 24mila Megawatt. (Per saperne di più leggi l'approfondimento su IlSussidiario.net)
LE REGIONI PIU' A RISCHIO - A ospitarli sono Francia, Svizzera, Germania e Slovenia. E quindi le regioni italiane più esposte sono Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Proprio per questo come scrive l'Ansa, la Protezione civile ha elaborato un piano d'emergenza che prevede tre priorità: misure per difendere la salute della popolazione, comunicazione in tempo reale sui rischi e su come comportarsi, scelta immediata degli interventi per ridurre gli effetti delle radiazioni.
GLI IMPIANTI PIU' VICINI - Le misure, predisposte subito dopo il disastro di Chernobyl nel 1986, sono state adeguate nel 2010. Gli scenari erano stati peggiorati rispetto agli anni precedenti, in quanto erano state simulate "situazioni più degradate" rispetto al passato. L'eventualità da cui si parte è che si verifichi un incidente nucleare in uno dei due reattori più vicini al nostro Paese, a una distanza di circa 200 chilometri: quello di Krsko in Slovenia e quello di St. Alban in Francia.
SOMMINISTRAZIONE DI IODIO - Come sottolineato nel Piano della Protezione civile, "la scelta delle due centrali ai fini delle stime condotte deriva dalla loro vicinanza al territorio italiano e da considerazioni sulla configurazione orografica e sulla direzione di venti dominanti". E prosegue il documento: "I risultati delle stime di dose effettuate fanno ritenere che l'eventuale adozione di misure protettive di riparo al chiuso e di somministrazione di iodio stabile, permetterebbe di evitare conseguenze sanitarie significative sulla popolazione".
 

Sinistra o Destra ???

Mani - Fotolia
Il 10% della popolazione mondiale è composto da mancini e secondo i ricercatori questo dato si è mantenuto stabile nel corso dei secoli. L’analisi delle pitture rupestri e dei manufatti preistorici ha permesso di stabilire che questa condizione era diffusa anche tra i nostri più antichi progenitori. Ma qual è la sua origine? E perchè si è tramandata fino a noi? (Anche cani e gatti possono essere mancini: ecco perchè e come scoprirlo)

Gli scienziati se lo domandano da sempre. Il mancinismo è legato all’asimmetria del cervello: nella maggior parte della popolazione tutto ciò che riguarda il linguaggio ha sede nell’emisfero sinistro, mentre nella maggior parte dei mancini queste funzioni sono distribuite nei due emisferi, con una maggior concentrazione nel destro. Secondo Daniel Geschwind, genetista e neuropsichiatra all’ Università della California, il modo corretto di pensare a loro è come dei “non destri”. (Tra i mancini più famosi Leonardo da Vinci: scopri qui quanto genio c'è in te)

Sicuramente il mancinismo ha una componente di origine famigliare: nel 2007 un gruppo di ricercatori di Oxoford, nel corso di uno studio sulla dislessia, ha scoperto che il gene LRRTM1 ha un ruolo nello sviluppo del mancinismo. Clyde Francks del Max Planck Institute for Psycholinguistic ha evidenziato come questo gene sia correlato anche con lo sviluppo della schizofrenia. Ma ciò non significa che i mancini sono malati psichiatrici: «I geni influiscono sulle modalità di comunicazione tra neuroni» spiega Francks, «ma la correlazione tra queste due condizioni è ancora tutta da approfondire». (Un mancino famoso era Jack lo Squartatore: sapresti riconoscerlo? Cimentati in questo test... giallo)

Secondo i ricercatori il mancinismo è un’ottima porta di accesso allo studio della complessa fisiologia del cervello: ecco perchè gli scienziati, ormai da anni cercano di metterlo in relazione con le patologie più diverse: dalla schizofrenia alle difficoltà di apprendimento, dalla dislessia alle deficienze immunitarie. (Guarda il cervello e altri organi da molto molto vicino)
Ma la strada è ancora lunga. Il primo punto da chiarire è il motivo per il quale questa caratteristica è giunta fino a noi dalla preistoria. «Probabilmente l’uso della sinistra offriva qualche vantaggio evolutivo e per questo motivo si è mantenuto fino a noi. Ma quale fosse, non ci è ancora dato saperlo», spiega Geschwind.

domenica 20 marzo 2011

5 mosse per riacquistare autostima

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C’è chi è insoddisfatto del proprio ruolo, chi non si piace e chi desidera una vita diversa e non può permettersi quella che ha sempre sognato. Forse vi è capitato di avere perso fiducia in voi stessi, di pensare di non valere perché non avete raggiunto gli obiettivi che vi eravati proposti. Accade a tutti, almeno una volta, prima o poi: perdere l’autostima condiziona in modo negativo la nostra vita, ci fa smarrire serenità e lucidità nel prendere decisioni e ci porta ad avere una percezione distorta nel rapporto con gli altri.

I segnali che l’autostima è bassa
Come accorgersi se è solo un momento negativo passeggero o se si tratta di qualcosa che ha invece origini lontane? Esistono indizi rivelatori e inequivocabili. Possedere tre o quattro di queste caratteristiche è già segno di bassa autostima:
  1. la tendenza a confrontarsi con gli altri, ponendosi in una posizione di inferiorità ("Lui ­ o lei ­ è meglio di me");
  2. l’incapacità di ammettere i propri errori ed eventualmente di scusarsi;
  3. l’inclinazione ad assumere atteggiamenti di superiorità per nascondere il proprio complesso;
  4. l’indecisione su cose di poco conto;
  5. il timore del giudizio degli altri;
  6. la difficoltà a parlare di sé e l’estrema facilità a dire male degli altri;
  7. il perfezionismo esasperato, accompagnato da costante insoddisfazione;
  8. la depressione e l’irritabilità frequente.

Regole per recuperare l’autostima
A prescindere dalla quantità di autostima di cui ritenete di aver bisogno, ci sono almeno quattro regole da tenere a mente per vivere bene con se stessi e imparare a stare bene con gli altri. Vediamo quali sono.

1) Cerca l’equilibrio interiore: tenendo conto che sono le proprie decisioni, e non le condizioni della vita, a determinare il destino di ciascuno. Anche piacersi è frutto di un saldo equilibrio interiore e solo dopo che lo avrete trovato vi potrete sentire in piena forma.

2) Ridere fa bene allo spirito, e aiuta a risollevare il morale. Imparate a convivere con le emozioni e i sentimenti anche negativi, considerandoli parte integrante di qualsiasi persona. Se sopraggiungono momenti di paura, incoraggiatevi come fareste con il vostro migliore amico.

3) Annota ciò che ottieni di positivo. Ponetevi degli obiettivi alla vostra portata: una promozione sul lavoro, una dieta per buttare giù qualche chilo di troppo. Raggiungerli vi aiuterà ad avere più fiducia in voi stessi. Un aiuto in più: appuntate in un diario quello che di positivo avete fatto durante la giornata e gli obiettivi raggiunti. Servirà a farvi vivere più in armonia.

4) Ascolta le critiche degli altri. Ascoltate i vostri limiti e non rimproveratevi troppo, piuttosto meditate sulle critiche che gli altri vi rivolgono: l’autostima nasce dalla capacità di ascoltare gli altri. Ma non fatevi condizionare dal giudizio altrui.

5) Non rimuginare sulle sconfitte: meglio farne tesoro per non sbagliare in futuro

Da un campo nomadi alla Champions

gettyIl Tottenham ha eliminato il Milan dalla Champions League e ai quarti affronterà il Real Madrid di José Mourinho, un avversario speciale per Rafael Van Der Vaart, che fino ad agosto giocava con la maglia dei Blancos, prima di trasferirsi a Londra proprio nelle ultime ore del mercato estivo.
Van Der Vaart ha ritrovato sé stesso in Inghilterra, ma la sua storia - più umana che calcistica - inizia da più lontano e precisamente da un campo nomadi poco a nord di Amsterdam, a Beverwijk. Rafa è nato lì l’11 febbraio del 1983 e le sue qualità calcistiche gli hanno permesso di costruirsi una vita diversa, che si è spostata dalla roulotte alle case più lussuose di Amsterdam, Amburgo, Madrid e Londra, passando per il matrimonio con Sylvie Meis, considerata da molti la “wag” più bella del mondo del calcio (nella foto qui sotto la coppia nel giorno del loro matrimonio lo scorso luglio, subito dopo i Mondiali).

A Siena il nuovo stadio sotteraneo

Stadio Sottoterra
Il progetto è di quelli clamorosi e fa un po' specie che arrivi e prenda piede in un Paese come il nostro. Per cariità, nessuna offesa nei confronti degli archiitetti Marazzi, che hanno ideato la costruzione del nuovo stadio di Siena. Avveneristico è l'aggettivo più corretto per definire l'impianto che dovrebbe essere realizzato entro il 2019.
Il bando è stato ufficialmente aperto nei giorni scorsi e rimarrà aperto fino al 5 aprile; tra i progetti pervenuti finora, quello più interessante è certamente quello che prevede uno stadio che avrà la peculiarità di trovarsi sotto il livello del suolo. Precisamente, sarà "incastrato" tra le colline senesi. Ma non è finita qui... Parte dei 21.000 posti, più propriamente una tribuna, sarà costituita da un pendio erboso al posto dei più classici seggiolini in plastica. Insomma, avremmo a che fare con un moderno anfiteatro, dallo scarso impatto ambientale e ossequioso dello splendido paesaggio toscano.
Il che non vuol dire che non sarà dotato di tutti i comfort del caso, anzi... Non mancherà niente tra ristoranti e negozi vari, ma il tutto verrà (verrebbe) fatto col massimo rispetto della natura. In attesa di ulteriori sviluppi e dei finanziamenti di alcuni soggetti privati, per dare una mano al Comune di Siena nella costruzione dello stadio, una domanda sorge spontanea: in caso di pioggia cosa succederebbe, trovandosi lo stadio in una grossa conca scavata tra le colline?

Uno dei progetti lo prevederebbe incastrato tra le colline senesi - 2

Bombardamento iniziato in Libia

ansa
Parigi, 19 mar. (Adnkronos/Aki) - Al via l'intervento militare 'Odissea all'alba' contro il regime libico.
Aerei francesi hanno iniziato i bombardamenti alle 17.45 di oggi, concentrandosi su una zona compresa entro un raggio di 100-150 chilometri da Bengasi. Lo ha reso noto il ministero della Difesa francese, precisando che gli aerei francesi che prendono parte al raid sono una ventina in totale. Secondo fonti della Difesa di Parigi, i caccia hanno distrutto numerosi carri armati delle forze libiche fedeli a Gheddafi. L'emittente televisiva in lingua araba al Jazeera ha parlato di quattro tank distrutti.
Unità della marina americana dispiegate nel Mediterraneo hanno poi iniziato a lanciare missili cruise contro obiettivi in Libia. Lo rendono noto fonti del Pentagono citate dalla CNN, precisando che l'obiettivo di questi primi attacchi sono la batteria della contraerea schierata nei dintorni di Tripoli. Più tardi il Pentagono ha parlato di un totale di 110 missili da crociera Tomahawk lanciati da unità americane, insieme a quelle britanniche.
In azione dunque anche le forze britanniche. Il primo ministro David Cameron, citato dal sito web dell'emittente 'Bbc', ha riferito che l'operazione militare nel paese nordafricano è "necessaria, legale e giusta".
L'emittente 'al-Arabiya' ha riferito poi che aerei italiani hanno avviato una "missione di sorveglianza" sulla Libia. Fonti della Difesa, interpellate dall'ADNKRONOS, però non confermano, precisando che non risultano decolli di velivoli italiani.
Nel mirino dei raid, secondo un portavoce delle forze armate libiche, citato dalla tv di stato di Tripoli, "le città libiche di Tripoli, Bengasi, Zuara e Misurata". "I caccia stranieri stanno bombardando degli obiettivi civili a Tripoli", ha denunciato sempre la tv di stato. Tra gli obiettivi colpiti, secondo la stessa fonte, ci sarebbe anche l'ospedale Bir Usta Milad della capitale. L'agenzia di stampa libica 'Jana' ha riferito di diversi feriti. La tv di stato libica dà anche notizia di un aereo francese abbattuto vicino Tripoli. Bombardata - secondo quanto annunciano invece i siti dell'opposizione libica - una base militare utilizzata dalle brigate di Gheddafi nella città di Misurata.
L'iniziativa militare aveva ottenuto il via libera oggi nel corso di un summit convocato a Parigi. ''Abbiamo deciso di applicare la risoluzione Onu che esige un cessate il fuoco immediato e l'arresto delle violenze contro le popolazioni civili'', ha spiegato al termine del vertice all'Eliseo il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy.
''Siamo pronti con ogni mezzo a fare rispettare la decisione (di giovedì, ndr) del Consiglio di sicurezza dell'Onu - ha detto -. Oggi interverremo con i nostri partner per proteggere la popolazione civile contro la follia omicida di un regime che uccide la propria gente''. ''Interverremo per permettere ai libici di scegliere il proprio destino. Non devono essere privati dai loro diritti dalla violenza e dal terrore'', ha detto ancora Sarkozy. ''Abbiamo dovuto prendere - ha rimarcato - una grave decisione. La nostra determinazione è totale''. Di fronte al fatto che il raìs ha ignorato l'avviso di Francia, Gb e Usa ''continuando la sua offensiva mortale contro la popolazione''.
Da Brasilia, in viaggio ufficiale, il presidente Usa Barack Obama ha detto che ''la popolazione libica deve essere protetta''. Ed ha fatto sapere di aver autorizzato le forze militari americane ad iniziare una azione militare limitata contro la Libia.
Da parte sua, la Russia, che si era astenuta dal voto della risoluzione al Palazzo di Vetro, così come la Cina, deplora l'intervento militare contro la Libia.
Il vertice della comunità internazionale per discutere le modalità d'intervento militare contro il regime si è svolto nel primo pomeriggio. Al summit di Parigi hanno preso parte il segretario della Lega Araba Amr Moussa, il segretario dell'Onu Ban-ki Moon, l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea Catherine Ashtone il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, più una serie di capi di Stato e di Governo o di loro rappresentanti, in totale 18, tra cui il segretario di stato Usa Hillary Clinton e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Significativa anche la presenza araba, con cinque paesi: gli Emirati Arabi Uniti, l'Iraq, la Giordania, il Qatar e anche il Marocco con i ministri degli esteri. Alla riunione anche il premier canadese Stephen Harper e il norvegese Jens Stoltenberg, i cui paesi sono membri della Nato.
Assente l'Unione africana , i cui rappresentanti potrebbero incontrare lunedì a Tripoli Gheddafi. Secondo una fonte autorevole del ministero della Difesa francese, citata dal sito web del quotidiano 'Le Figaro', l'Unione Africana starebbe lavorando alla costruzione di un gruppo di contatto per negoziare direttamente con il colonnello

lunedì 14 marzo 2011

Il perchè del mal di testa

(foto Yahoo!)
Gli oltre 10 milioni di italiani che convivono con il mal di testa non lo sanno. Considerano la fonte numero uno dei loro fastidi, l’emicrania appunto, soltanto come il nemico principale da sconfiggere a colpi di farmaci e rimedi fatti in casa. E invece quasi dovrebbero andare orgogliosi del loro problema. Già, perché l’emicrania, in tutte le sue forme, ha come sue vittime predilette creativi, vitali, estrosi, attivi, veri e propri artisti. Insomma, tutti coloro che possono vantare un’intelligenza e una sensibilità sopra alla media. È la convinzione del neurologo Piero Barbanti, direttore dell´unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore dell´Irccs San Raffaele Pisana, a Roma.

Anche Kafka e Darwin
Dei 10 milioni di italiani che soffrono di mal di testa, 6 milioni convivono con l’emicrania. Non solo: il 3-4% dei nostri connazionali ha disturbi quasi tutti i giorni. Pochi e inconfondibili, i sintomi: dolore a ondate che non risponde a normali analgesici, nausea, vomito. Si può considerare la "malattia degli intelligenti" perché l’attacco si può sviluppare solo in un cervello completamente formato e con un eccesso di funzione. Si tratta di persone pronte, scattanti: non a caso ne soffrivano cervelli come Kafka, Darwin e Virginia Woolf...
Secondo il profesor Barbanti, chi ne soffre è predisposto geneticamente a diventare vittima del problema. Sulla base di questo "terreno fertile" perché il disturbo attecchisa, si innestano poi i piccoli grandi stress, a rappresentare le cause concrete che scatenano definitivamente il male. Nonostante il mal di testa sia qualcosa di gravemente disabilitante, se consideriamo che impedisce di svolgere qualsiasi attività finché non passa la crisi, metà dei pazienti emicranici non si rivolgerà mai al medico per questo problema; non solo, ma chi ci va lo fa in media solo dopo tre anni dall’esordio, cioè dai primi segni di mal di testa patologico.

Niente cure fai-da-te
E invece con l’emicrania non bisogna stringere i denti, ma i tempi. Sopportare stoicamente pur di non rivolgersi a uno specialista, è quanto di più sbagliato si possa fare. La vera soluzione sta nel correre dal medico, l´unico in grado di effettuare una corretta diagnosi e prescrivere una cura adeguata e personalizzata. La tempestività permette infatti di prevenire l’aggravarsi del male e la sua cronicizzazione. L’errore di molti è curarsi con gli analgesici, che eliminano il sintomo senza guarire e fanno male, aumentano la pressione, causano danni renali e al midollo osseo.

Mel Gibson nei guai fino al collo...


Guai grossi (ma potevano essere enormi) per Mel Gibson. Il tribunale di Los Angeles lo ha condannato per le violenze domestiche denunciate dall'ex fidanzata Oksana Grigorieva. Dovrà scontare 36 mesi di libertà condizionale, pagare 600 dollari di spese legali, sottoporsi per 52 settimane a sedute di terapia psicologica e lavorare per 16 ore in comunità per l'associazione Mending Kids International.
[IL TENTATO SUICIDIO DI MEL GIBSON]
Gli è servita insomma a scampare il carcere la formula del «plead no contest» cui si è appellato, e che è un escamotage della giustizia americana simile al nostro patteggiamento, per cui l'imputato non ammette la colpa né però si proclama estraneo al reato. Che sarebbe avvenuto nel gennaio del 2010, quando durante una lite nella sua villa a Los Angeles, l'attore colpì la modella sotto gli occhi del figlio di lei, Alexander, 13 anni.

martedì 8 marzo 2011

IL SEGRETO DI NAGATOMO

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IL SEGRETO DI NAGATOMO - Ma l’Inter non è solo Eto’o, non è solo Pazzini, non è solo bomber e record. L’Inter è anche Yuto Nagatomo, che contro il Genoa ha realizzato la sua prima rete nel campionato italiano, celebrata con un inchino che ha fatto impazzire tutti i flash di San Siro (ovviamente in gran parte provenienti dal Sol Levante…).
Nagatomo ha un ruolo particolare nello spogliatoio nerazzurro: da un lato può sembrare una sorta di mascotte con tutti i suoi sorrisi, ma dall’altro è un terzino infaticabile. Il suo segreto? A quanto pare sono le prugne salate, o “umeboshi”, lo ha ammesso lo stesso Nagatomo nel suo blog: “Sono ricche di acido e aiutano a smaltire la stanchezza. Le prendo sempre prima di ogni partita”. Per rimontare Milan e Bayern forse sarebbe il caso di dividere la sua scorta con i compagni di squadra