lunedì 14 marzo 2011

Il perchè del mal di testa

(foto Yahoo!)
Gli oltre 10 milioni di italiani che convivono con il mal di testa non lo sanno. Considerano la fonte numero uno dei loro fastidi, l’emicrania appunto, soltanto come il nemico principale da sconfiggere a colpi di farmaci e rimedi fatti in casa. E invece quasi dovrebbero andare orgogliosi del loro problema. Già, perché l’emicrania, in tutte le sue forme, ha come sue vittime predilette creativi, vitali, estrosi, attivi, veri e propri artisti. Insomma, tutti coloro che possono vantare un’intelligenza e una sensibilità sopra alla media. È la convinzione del neurologo Piero Barbanti, direttore dell´unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore dell´Irccs San Raffaele Pisana, a Roma.

Anche Kafka e Darwin
Dei 10 milioni di italiani che soffrono di mal di testa, 6 milioni convivono con l’emicrania. Non solo: il 3-4% dei nostri connazionali ha disturbi quasi tutti i giorni. Pochi e inconfondibili, i sintomi: dolore a ondate che non risponde a normali analgesici, nausea, vomito. Si può considerare la "malattia degli intelligenti" perché l’attacco si può sviluppare solo in un cervello completamente formato e con un eccesso di funzione. Si tratta di persone pronte, scattanti: non a caso ne soffrivano cervelli come Kafka, Darwin e Virginia Woolf...
Secondo il profesor Barbanti, chi ne soffre è predisposto geneticamente a diventare vittima del problema. Sulla base di questo "terreno fertile" perché il disturbo attecchisa, si innestano poi i piccoli grandi stress, a rappresentare le cause concrete che scatenano definitivamente il male. Nonostante il mal di testa sia qualcosa di gravemente disabilitante, se consideriamo che impedisce di svolgere qualsiasi attività finché non passa la crisi, metà dei pazienti emicranici non si rivolgerà mai al medico per questo problema; non solo, ma chi ci va lo fa in media solo dopo tre anni dall’esordio, cioè dai primi segni di mal di testa patologico.

Niente cure fai-da-te
E invece con l’emicrania non bisogna stringere i denti, ma i tempi. Sopportare stoicamente pur di non rivolgersi a uno specialista, è quanto di più sbagliato si possa fare. La vera soluzione sta nel correre dal medico, l´unico in grado di effettuare una corretta diagnosi e prescrivere una cura adeguata e personalizzata. La tempestività permette infatti di prevenire l’aggravarsi del male e la sua cronicizzazione. L’errore di molti è curarsi con gli analgesici, che eliminano il sintomo senza guarire e fanno male, aumentano la pressione, causano danni renali e al midollo osseo.

Nessun commento:

Posta un commento