mercoledì 25 maggio 2011

I colpevoli degli spam indesiderati nel pc

Casella di posta (Fotolia)
Hanno dovuto immergersi nel mondo della posta elettronica indesiderata per tre mesi, ricevendo di tutto sui loro computer, togliendo i filtri adottati normalmente per eliminare i messaggi indesiderati e facendo acquisti a scopo scientifico. Ma una scoperta vera e propria, alla fine, l'hanno fatta: ben il 95% delle transazioni fatte con una carta di credito è stato gestito da tre sole società finanziarie, che hanno sede una in Azerbaijan, una in Danimarca, un'altra a Nevis (vai al documento).


La ricerca è stata condotta da un gruppo di tecnici informatici in due campus dell'Università della California che da anni si occupano di "spamalytics", come hanno soprannominato questo tipo di lavoro. Concretamente, questo studio ha preso in considerazione qualcosa come un miliardo di messaggi indesiderati arrivati via posta elettronica e ha richiesto una spesa di diverse migliaia di dollari, per un totale di circa 120 transazioni. Ogni acquisto singolo, che riguardato le più disparate categorie di prodotti, non è mai stato di un importo superiore ai 227 dollari.



A questo punto, dunque, basterebbe utilizzare al meglio queste informazioni per bloccare lo spam a livello mondiale. Come hanno sottolineato gli stessi ricercatori. Se venissero rifiutati tutti i pagamenti fatti attraverso queste tre aziende, spiega Stefan Savage dell'università della California, "verrebbero tagliati i supporti economici all'intero mercato dello spam". In altre parole, sarebbe sufficiente che le maggiori compagnie di carte di credito impedissero agli account indicati dai ricercatori di continuare a operare, per interrompere questo circolo vizioso.

Gli interessi in ballo, naturalmente, sono enormi. Con uno studio precedente a questa rivelazione, gli scienziati avevano mostrato come una singola campagna spam commerciale genera qualcosa come tre messaggi per ciascuna persona presente sul pianeta. E la stessa ricerca ha dimostrato che, per riuscire a vendere Viagra per un valore di 100 dollari è necessario che siano inviati 12 milioni e mezzo di messaggi. In conclusione, dunque, secondo Savage "lo spam è un business pubblicitario", che però "ha senso solo se trova un modo per sottrarre denaro alla gente".

Ora non resta che stare a vedere quanto ci metteranno gli addetti ai lavori a utilizzare al meglio l'importante rivelazione del team californiano. Sette anni fa il numero uno di Microsoft, Bill Gates, aveva fatto una previsione a questo riguardo: entro un paio d'anni circa il 90% di tutte le email indesiderate sarebbero state eliminate. Evidentemente, invece, resta ancora tanto lavoro da fare.

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