martedì 11 gennaio 2011

Il roditore che popola l'Australia

Coniglio (foto Fotolia)
In Australia si trovano le specie di serpenti più velenose al mondo, i coccodrilli e i dingo, una sorta di cani lupo selvatici. Ma l’animale più pericoloso, nonostante le apparenze, sono i teneri conigli dal buffo musetto, che rappresentano un vero flagello nazionale e sono temutissimi.

ESTINZIONE DI SPECIE VEGETALI - Ogni anno i conigli causano milioni di dollari di danni ai raccolti. A partire dalla loro introduzione massiccia dall’Europa nel 1859, l’effetto dei consigli sull’ecologia dell’Australia è stato devastante. Questi roditori sono sospettati di essere i principali responsabili della scomparsa di numerose specie vegetali. I conigli sono inoltre responsabili di seri problemi di erosione del suolo in quanto mangiano le piante, lasciando il terreno esposto agli effetti causati da pioggia, esondazione dei fiumi e vento. La rimozione dello strato di erba che protegge il suolo ha effetti assolutamente devastanti.

TUTTA COLPA DI UN CACCIATORE - L’«infestazione» è iniziata nell’ottobre 1859 con la liberazione di 12 roditori, per opera di Thomas Austin, un colono inglese con la passione della caccia. Thomas commentò: «L’introduzione di qualche roditore non causerà gravi danni e fornirà un tocco di casa, in aggiunta a un po’ di caccia». Mai previsione fu più errata…

ESPLOSIONE DEMOGRAFICA - L’Australia presenta condizioni ideali per un’esplosione della popolazione di conigli. Grazie agli inverni miti e alle coltivazioni estensive, i roditori sono in grado di nutrirsi per tutto l’anno. Al punto che quella dei conigli in Australia è ricordata come la più veloce diffusione di mammiferi mai registrata al mondo. A soli dieci anni dalla loro introduzione, erano diventati così numerosi che ogni anno ne erano uccisi o intrappolati due milioni.

MANGIATI DURANTE LA GUERRA - Nonostante il coniglio sia considerato un animale nocivo, si è dimostrato però di grande aiuto per molti australiani durante la Grande Depressione e gli anni della guerra. La carne di coniglio è diventata infatti l’alimento base per gli agricoltori, grazie a cui riuscivano non solo a mangiare qualcosa, ma anche a ottenere dei guadagni extra e in alcuni casi a pagare i debiti della loro fattoria.

MALATTIE DIFFUSE PER ESTINGUERLI - Nel 1901 però era stata creata una Commissione Reale per capire come ridurre il numero di conigli. Nel 1950, in seguito alle ricerche condotte da Frank Fenner, i roditori sono stati deliberatamente contagiati dalla mixomatosi, e il loro numero è quindi sceso dai 600 milioni ai 100 milioni di unità. Ma la resistenza genetica nei conigli rimasti vivi ha consentito alla popolazione di raggiungere presto i 300 milioni.

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