martedì 11 gennaio 2011

Un 2011 di aumenti commerciali

rincari
Anno che va, rincari che arrivano. Nel 2011 acquistare pasta, pane e detersivi o usufruire di alcuni servizi di largo consumo costerà di più. Dal trasporto agli alimentari, ecco quali potrebbero essere le voci di spesa più dolorose del nuovo anno per le famiglie italiane.
AlimentariPer Adusbef e Federconsumatori nel 2011 riempire il carrello della spesa potrebbe costare di più. Molti fornitori all'ingrosso hanno richiesto aumenti del 4-5% che potrebbero a cascata ricadere sui consumatori. E tradursi in un esborso aggiuntivo di 200 o 300 euro all'anno per le famiglie.
Pasta, pane, latte e derivati avranno rincari di 267 euro l'anno in più.
Detergenti e detersivi di 87 euro.
Un altro esempio? Il caffè. Alcuni produttori hanno annunciato un aumento dei prezzi al dettaglio fino al 16% per la miscela venduta nei supermercati. Secondo Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio che comprende Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori, l'aumento nei prezzi di una bevanda tanto amata dagli italiani si tradurrà in una spesa extra di 1,7 euro per ogni chilogrammo di caffè e, su base annua, comporterà un aggravio di spesa di 65 euro a famiglia.
Come evitare che riempire il carrello si traduca in un salasso per il portafogli? Anzitutto approfittando il  più possibile delle offerte promozionali, optare per confezioni famiglia o ricariche di prodotto che garantiscono un risparmio maggiore e preferire, qualora possibile, i prodotti meno noti ma ugualmente di qualità. Ed evitare sempre gli sprechi: ogni anno si gettano nei rifiuti 25 milioni di tonnellate di alimenti consumabili per un costo complessivo di 37 milioni di euro.
A completare il quadro di ciò che costerà di più al supermercato nel 2011 anche i sacchetti della spesa. Le tradizionali buste di plastica sono ufficialmente andate in pensione dal primo gennaio (ma i negozianti possono distribuirle fino a esaurimento scorte ancora per alcuni mesi). La Coldiretti Lombardia stima che ogni italiano spenderà in media almeno 30 euro all'anno in più per le buste in materiale biodegradabile, il cui prezzo oscilla fra i 10 e i 20 centesimi al pezzo. Non mancano però le soluzioni: i trolley, i carrellini o le borse di stoffa, oltre a essere comodi, sono anche più resistenti.
Trasporti
Tempi duri per chi viaggia o è obbligato a spostarsi per lavoro. Secondo Adusbef e Federconsumatori i rincari costeranno oltre 120 euro nel caso del trasporto ferroviario, anche nelle tratte pendolari. Gli incrementi dovranno essere concordati con le Regioni e quindi varieranno molto a seconda dell'area considerata.
Chi utilizza il trasporto pubblico locale non se la passerà molto meglio: gli aumenti in questo caso saranno del +25-30%, pari a 41 euro all'anno.
Meglio l'auto quindi? Non proprio. Aumenti consistenti sull'Rc auto sono in corso già da alcuni mesi e variano a seconda del luogo, del veicolo e anche dell'età del conducente. Nel 2011, avvisano Adiconsum, le assicurazioni auto diventeranno più care del 10-12%: considerando un premio medio di circa 550 euro per 1-2 veicoli a famiglia, la previsione di maggior spesa va dai 50 ai 150 euro. Per i giovani il costo medio è invece di oltre il doppio.
Anche gli spostamenti in autostrada costeranno di più: le tariffe cresceranno dal 2% al 20%, con un impatto variabile a seconda della tratta percorsa. In media saranno pari a 37 euro.
Non manca neppure il caro-carburante: Adiconsum ricorda che l'aumento nei 12 mesi per la benzina e per il gasolio è stato di 16 cent/litro. Calcolando uno o 2 veicoli per famiglia e un consumo medio annuo di 1000 litri, la previsione di maggiore spesa è di circa 150-250 euro.
A completare il quadro, anche i rincari di circa il 5% nelle multe, stabiliti per adeguare l'importo delle sanzioni al tasso d'inflazione dei due anni precedenti calcolato dall'Istat. Il divieto di sosta "semplice" (senza pericolo alla circolazione) passa da 36 a 38 euro, il mancato uso di cinture o seggiolini da 70 a 74 euro e l'eccesso di velocità più diffuso (ovvero quello compreso tra gli 11 e i 40 chilometri orari più del consentito) lievita da 148 a 155 euro. Essere degli automobilisti modello conviene sempre, anche dal punto di vista economico.
Abitazione
Per Adusbef e Federconsumatori, bollette più salate non solo per gas (+7-8%) ed elettricità (+ 4-5%), ma anche per acqua (+ 5-6%) e rifiuti (+ 7-8%), che potreranno un aumento della spesa a famiglia per queste 4 voci di 161 euro.
Secondo Casper, che ipotizza una spesa media a famiglia incrementata di 189 euro all'anno, "l'abitazione è una delle voci che maggiormente risente dei tagli decisi nella manovra di Governo, dato che comprende acqua e rifiuti, oltre ad elettricità e gas. Gli enti locali, infatti, finiranno per traslare sulle famiglie buona parte della riduzione dei trasferimenti, aumentando le tariffe dei servizi pubblici".

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