domenica 19 giugno 2011

NBA - Cuban paga la festa, ma gli anelli?

Mark Cuban (Getty Images)
Era il 4 gennaio 2000 quando Mark Cuban subentrò a Henry Ross Perot jr al vertice dell'organigramma dei Dallas Mavericks, rilevando per 285 milioni di dollari una franchigia che veniva da un ventennio al 40% di vittorie. Negli 11 anni con Mark Cuban al comando, i Mavs si sono trasformati in una franchigia perennemente vincente, ma limitata, una sorta di eterna incompiuta: 11 stagioni chiuse con almeno 50 successi in regular-season e altrettante qualificazioni ai playoff, ma mai un titolo... fino a quest'anno.

Per festeggiare a dovere 11 anni di lunghissima attesa tra enormi sforzi economici e cocenti delusioni (vedi le Finals del 2006 e l'eliminazione nella stagione successiva al primo turno contro gli Warriors, testa di serie numero 8 di quei playoff), Mark Cuban, catalogato come il 459esimo uomo più ricco del mondo, ha già annunciato che non baderà a spese. Si offerto in prima persona di sovvenzionare in toto la parata celebrativa che i Mavs terranno fra le strade di Dallas, città che, secondo quanto riferisce il sindaco, Dwaine Caraway, sta vivendo un difficile momento economico, e nel frattempo non sta lesinando nel fare baldoria con i suoi giocatori.

Un paio di sere fa, si è presentato con Dirk Nowitzki, Jason Terry, Shawn Marion e Brian Cardinal al club "Liv" di Miami, e ha richiamato l'attenzione di tutti i presenti ordinando una bottiglia di champagne "Ace of Spades" alta più di un metro e del costo di 90.000 dollari, anzi, facciamo 110.000 con i 20.000 lasciati di mancia allo staff del locale. "E' valsa ogni penny", ha poi dichiarato l'eccentrico proprietario dei Mavs.

Idea bizzarra del proprietario dei Mavs: braccialetti anziché anelli - 2 E a proposito di stravaganze, Cuban ha anche annunciato, tra il serio e il faceto, che intende pensare a qualcos'altro che ai "tradizionali" anelli da consegnare ai giocatori (perché gli anelli sono a carico delle squadre, non della NBA): "Gli anelli appartengono al passato, sono old-school - ha detto Cuban - ora è tempo di portare i festeggiamenti a un altro livello". Jason Terry gli ha suggerito un mega-anello a cinque dita, ma l'idea che frulla nella testa del proprietario dei Mavs assomiglia più a un braccialetto, cosa che, però, non ha trovato consensi fra i giocatori.

"Gliene parleremo - ha annunciato Nowitzki -, ancora non è deciso nulla. Cuban vuole sempre essere diverso dagli altri, ma in questo caso sarebbe giusto avere un anello, un classico anello". Della stessa idea sono anche Jason Kidd, che dall'alto dei suoi 38 anni si sente in dovere di possedere un "anello old-school" e coach Rick Carlisle: "Non so che cos'abbia in testa Cuban - ha scherzato il tecnico dei Mavs - ma dovranno essere anelli. Se uno vince un titolo NBA, deve essere riconosciuto con un anello. Se poi vorrà premiarci con qualcos'altro, oltre che con gli anelli, sarà un grande".

Scherza anche Donnie Nelson, il gm dei Mavericks: "Devono essere anelli, e se sarà il caso li pagherò io. Ma saranno di plastica con zirconi cubici...".

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