martedì 7 dicembre 2010

Assurdo, una donna fa scttare l'allarme di una falsa terrorista

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Una donna di 33 anni è stata fermata all’aeroporto di Mosca, prima di imbarcarsi su un volo diretto in Marocco, dove avrebbe dovuto sposarsi. La polizia aveva ricevuto una segnalazione precisa e grave: quella donna era una terrorista e avrebbe cercato di far saltare in aria l’aereo. Impossibile non intervenire, anche l’unico elemento a suo carico era quella telefonata anonima.
Un lungo e duro interrogatorio in aeroporto ha permesso però agli agenti di scagionare completamente la donna. Non aveva esplosivi con sé, né alcun legame con il terrorismo internazionale. Ha potuto prendere il suo aereo e raggiungere il paese nordafricano, il futuro marito e la sua nuova vita.
Chi ha chiamato la polizia? Chi ha cercato di rovinare la vita di questa donna? Il lavoro degli investigatori non è stato troppo complesso in questo caso: è bastato rintracciare la telefonata anonima che aveva riferito la falsa segnalazione. I tabulati riconducevano a Yaroslav, a est di Mosca. La città da cui quella donna era partita destinazione Africa.
La telefonata era stata fatta dalla madre, una donna di 56 anni che ha provato in questo modo a fermare la figlia, a rovinarle le nozze, a impedire quello che per lei era un matrimonio sbagliato.
Non è stato l’unico estremo tentativo recente per bloccare un matrimonio sgradito. In Francia due giovani non sono convolati a nozze perché la famiglia di lui è riuscita a bloccare tutto invocando una legge napoleonica, vecchia di almeno duecento anni, che consente ai genitori di opporsi a un matrimonio considerato sbagliato. A differenza di quanto accaduto in Russia, loro ci sono anche riusciti: legalmente.

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