domenica 26 dicembre 2010
Il bacio sotto il vischio
Ogni anno quando arrivano le feste natalizie, si presenta l’occasione perfetta per esaudire il desiderio di baciare qualcuno sotto il vischio. È la scusa perfetta per vincere la timidezza e passare all’azione. Come la maggior parte delle tradizioni è difficile risalire ad un’unica storia o leggenda. Ma allora da dove arriva questa curiosa trazione?
La tradizione nordica
Frigga, la dea nordica dell’amore, aveva due figli, Balder e Loki, molto invidioso del fratello. Per salvare il proprio figlio la dea si rivolse a tutti gli elementi della terra per proteggere il giovane, dimenticando però il vischio. Quando il figlio fu ucciso da una freccia imbevuta proprio di vischio, Frigga pianse talmente tante lacrime che riuscì a riportare alla vita Balder. La sua gioia fu così immensa che cominciò a baciare tutti coloro che passavano sotto l’albero su cui cresceva il vischio.
La tradizione celtica
Un’altra opzione è la tradizione Druidica che consideravano il vischio una pianta sacra e miracolosa, con il potere di curare le malattie e di assicurare la fertilità. Quando incontrarono i nemici sotto il vischio nella foresta, questi dovettero deporre le ari e osservare una tregua fino al giorno successivo. Da allora il vischio è diventato ispiratore dell’amore. Baciarsi sotto il vischio, infatti è diventato un segno di buona volontà e di amicizia.
La leggenda oggi…
Ma baciarsi sotto il ramo di vischi, nei nostri giorni, significa molto più che diventare ‘più che amici’ quindi bisogna fare attenzione: è considerata una vera promessa di matrimonio. Quindi, per chi non è ancora pronto questo è un avvertimento mentre per chi è disposto alla grande promessa, sarete felici di sapere che l’auspicio sarà per una vita felice e longeva.
Ma se non credete nelle tradizioni natalizie allora dovete sapere che il bel rametto verde con i frutti rossi, in realtà è un parassita. Ovvero una pianta che si nutre degli alberi su cui cresce. Questo un po’ toglie il romanticismo, vero?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento