mercoledì 15 dicembre 2010

I mAcAbRi EuRoPeI

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Che non ci sia limite al peggio e che il senso del pudore sia stato dimenticato da tempo è qualcosa con cui ormai conviviamo quotidianamente. Ma pensare che il teatro della morte di 65 persone (oltre ai 4.000 decessi provocati per gli effetti postumi dal 1986 ad oggi) possa essere paragonato ad un qualsiasi luogo di attrazione supera a pieno titolo il famoso titolo della decenza.
Stiamo parlando della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, luogo di una delle più gravi tragedie del secolo scorso; era il 26 aprile del 1986 quando il reattore numero 4 esplose, provocando una catastrofe di dimensioni immani. La centrale venne chiusa definitivamente nel 2000, allo spegnimento del terzo reattore, l’ultimo rimasto in funzione da quel tristissimo giorno.
Eppure, tutte queste cifre e tutti questi ricordi, vivi più che mai negli occhi e nelle menti del popolo ucraino, sembrano non frenare la sete di guadagno insita nella natura umana. Il ministro delle Emergenze di Kiev, Viktor Baloga, è intenzionato infatti, in vista dei prossimi campionati Europei di calcio del 2012 (che si disputeranno proprio in Ucraina ed in Polonia), ad aprire al pubblico la centrale di Chernobyl e trasformarlo in un sito di interesse turistico.
Peccato che l’intento del ministro ucraino non sia quello di far diventare Chernobyl un ipotetico luogo o museo della memoria, come sono da tempo gli ex campi di concentramento nazisti. La volontà è quella di allargare ai visitatori provenienti da tutta l’Europa la possibilità di fare un vero e proprio tour a pagamento all’interno dell’impianto. Possibilità di cui hanno già beneficiato, nel corso degli anni, amanti del macabro e spettatori senza scrupoli, disposti a spendere dai 200 ai 400 dollari per provare l’ebbrezza di accedere alle segrete stanze della morte.
È proprio, non c’è più limite al peggio...

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