giovedì 18 novembre 2010

Arrestato un boss della camorra

Iovine (foto Ap)Era uno dei camorristi più ricercati dalla polizia, ma è stato tradito da un banale panettone. A fare scattare le manette ai polsi di Antonio Iovine è stata una telefonata, intercettata dagli investigatori, in cui si chiedeva di acquistare il dolce per il boss. Una richiesta strana, per di più a distanza di oltre un mese dalle festività natalizie
«IL BOSS VUOLE IL PANETTONE» - Il capoclan casalese è stato arrestato dalla polizia a Casal di Principe. Martedì gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Napoli coordinata dal procuratore Giovandomenico Lepore e dal procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho avevano intercettato una conversazione telefonica che ha fatto scattare il blitz degli agenti. Il muratore Marco Borraca, arrestato per favoreggiamento, sosteneva l'impellenza di acquistare un panettone per il boss Iovine. Anche se dietro alla parola «panettone» potrebbe in realtà celarsi un messaggio in codice. Il «panettone» è infatti il soprannome della discarica de Lo Uttaro, in provincia di Caserta, che il clan dei Casalesi aspirerebbe a fare propria. E dunque la telefonata potrebbe non riferirsi al dolce natalizio, ma alla guerra dei rifiuti che si sta consumando in Campania.
BLITZ NELL’APPARTAMENTO - Fatto sta che dopo l’intercettazione telefonica gli investigatori si sono subito messi in allerta per questa richiesta ritenuta «strana», in un periodo ancora lontano dalle feste natalizie. Sono quindi partiti i controlli su alcune delle possibili basi di Iovine, latitante da 14 anni e 11 mesi. Appena si è avuta la certezza che si trovava nell’appartamento di Borraca la polizia è entrata in azione. Quando gli agenti hanno fatto irruzione, Iovine aveva appena finito di pranzare e stava parlando con un'altra persona. Ha tentato di fuggire, correndo su una scala a chiocciola per raggiungere il tetto, ma il tentativo non è riuscito perché é stato bloccato.
SORRISO BEFFARDO - A quel punto non ha più opposto resistenza, si è lasciato ammanettare e portare fuori dal rifugio. Durante il percorso da Casal di Principe fino alla Questura di Napoli e poi nel penitenziario di Poggioreale, Iovine ha sempre ostentato calma e gentilezza. Curiosa anche l’espressione stampata sul suo volto. Nelle foto sorride sempre, come fanno anche gli agenti che lo hanno arrestato. Un contegno beffardo quello del boss, come quello di Peppe Setola quando fu arrestato quasi due anni fa. Anche se gli occhi di Iovine sono in realtà ebeti e straniti, come se il blitz della polizia lo avesse colto in pieno sonno. Iovine ha la barba lunga, un maglioncino rosso scuro e il corpo magro e asciutto. Proprio come nell’ultima foto che gli è stata scattata dalla Polizia scientifica quando aveva 21 anni.

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