
Amarezza, tanta. Sugli spalti ci si accorge subito della gravità del gesto, e non bastano le successive e continue scuse di Eto'o che non perde occasione per cercare di spiegarsi con Cesar. Lo sloveno non ci sta e rifiuta la contestazione amichevole.
Tanto grave quanto sorprendente, soprattutto perché si parla di un giocatore che durante la sua carriera si è sempre contraddistinto per la sua lealtà in campo e la sua commovente e apprezzata lotta al razzismo. A molti, infatti, verranno in mente le immagini di quel famoso Real Saragozza-Barcellona del 2006, quando il centravanti decise di lasciare il campo dopo i continui insulti razzisti (verso della scimmia e lancio di noccioline in campo) da parte del pubblico di casa. Un gesto forte, rientrato solo grazie all'affetto di compagni, avversari e direttore di gara. Un episodio plateale che riaprì un dibattito in tutto il mondo del calcio, purtroppo mai risolto come purtroppo ci hanno ricordato i cori contro Balotelli dell'altra sera. E anche qui Italia, Eto'o ha spesso manifestato il suo disgusto verso l'ignoranza della gente come confermano le sue esultanze dopo i tanti gol realizzati (ballo a imitare una scimmia) o le sue parole una volta sbarcato in Italia ("corro come un negro per guadagnare come un bianco", ndr).
Simbolo e idolo della Nazionale camerunese, di cui è capitano e stella indiscussa, ha spesso aiutato i compagni più poveri comprando di tasca sua scarpini, magliette, e vari accessori. Ragazzo eccezionale, sempre sorridente in campo e prodigo di consigli per i più giovani. Ammirato e rispettato anche dagli avversari, da sempre uno dei simboli più cristallini di questo sport. Proprio per questo è ancora più dura da commentare e da digerire il gesto di Verona, soprattutto perché chi crede ancora nei valori dello sport, come lealtà e correttezza. Peccato.
La testata di Eto'o fa male, e non solo a Cesar, ma a tutti quegli appassionati di sport che apprezzano e venerano miti sempre più difficili da scovare in questa società moderna.
Nessun commento:
Posta un commento