mercoledì 17 novembre 2010

Un viaggio è una strategia

foto Yahoo!
Sicuramente è impossibile prevedere un attentato terroristico, ma prendere qualche precauzione ed essere sempre pronti al peggio è una priorità per tutti i viaggiatori. È questo quello che consiglia Christopher Falkenberg, ex agente dei servizi segreti, titolare di Insite Security, una società di consulenza per la sicurezza e la gestione del rischio per le aziende e per le famiglie facoltose. Dal momento che anche l'Europa vive per la prima volta un rischio terrorismo molto alto, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America ha pubblicato una guida per i viaggiatori mettendoli in guardia da possibili attacchi. I servizi di intelligence e gli organi di sicurezza europei e statunitensi temono che i terroristi possano scegliere come bersaglio aeroporti, hotel e attrazioni turistiche come accadde a Mumbai, dove 175 persone vennero uccise e 300 ferite da una squadra che utilizzava pistole e detonatori tecnologicamente poco sviluppati.
Aeroporti: la sicurezza parte proprio dagli aeroporti, che sono forse i luoghi più pericolosi. La maggior parte degli attacchi negli aeroporti avviene nelle aree non protette. Per questo Falkenberg consiglia di arrivare in aeroporto, effettuare subito il check-in e di attraversare i controlli il più presto possibile. "Non vale la pena fare shopping prima di superare i controlli di sicurezza", spiega. Nell'allerta terrorismo diramato in Europa vengono infatti menzionate proprio le aree non che precedono i controlli di sicurezza come possibili obiettivi di un attentato.

Bagaglio: Falkenberg consiglia di avvolgere le proprie valige nelle protezioni di plastica che sono accettate dagli addetti alla sicurezza al contrario dei lucchetti. In questo modo impedirete che il vostro bagaglio possa essere aperto da qualche ladro e vi accorgerete subito se qualcuno ha tentato di rovistare per controllare il contenuto

Trasporto a terra: secondo Falkenberg è poi fondamentale pianificare bene gli spostamenti. I viaggiatori infatti sono molto vulnerabili quando effettuano viaggiano in automobile, in treno o in autobus. Per Falkenberg non è un caso che tutti i Presidenti degli Stati Uniti assassinati siano stati colpiti mentre viaggiavano a bordo di un'automobile, escludendo il caso di Abramo Lincoln. È necessario che sappiate bene chi verrà a prendervi all'arrivo in aeroporto. Se possibile, fatevi consegnare una fotografia della persona che guiderà la vostra automobile e chiedete che sul cartello che tiene in mano nell'area degli arrivi sia indicato solo il vostro nome e non il cognome. Quando vi recate verso il parcheggio e attendete il taxi, mettete da parte il telefonino a state attenti a quello che succede attorno a voi.

Hotel: Falkenberg suggerisce inoltre di prestare attenzione all'hotel da prenotare. Sarebbe meglio evitare le grandi catene internazionali o gli alberghi più esclusivi (proprio come il Taj Mahal Palace & Tower di Mumbai). "Sono sempre gli obiettivi scelti in caso di attacco", spiega Falkenberg. Meglio prenotare in una struttura meno visibile. Anche la scelta della stanza merita una riflessione accorta: è preferibile alloggiare in un piano da cui è possibile uscire il più presto possibile. Falkenberg suggerisce le camere tra il 2° e il 7° piano, dal momento che le scale antincendio non arrivano oltre. È poi preferibile scegliere una stanza che affacci verso la parte interna e non verso l'ingresso principale: è più sicura nel caso in cui esploda una bomba. Occorre poi memorizzare il percorso per uscire in caso di necessità.

Torcia elettrica: dovreste sempre averne una a portata di mano. Ovunque andiate. "È uno strumento che diventa fondamentale in caso di fuga. Vi permette di uscire dall'hotel in caso di black-out. Potrebbe poi servirvi per disorientare momentaneamente un aggressore", spiega Falkenberg. Raccomanda poi di utilizzare una torcia con batterie al litio dal momento che sono accettate in qualsiasi Paese, anche durante i controlli agli aeroporti.

Visualizzate la vostra reazione: questo consiglio è fondamentale. Un incidente aereo, un attacco terroristico e un sequestro di persona "sono situazioni lontanissime dalla nostra vita quotidiana. Le persone rimangono quindi paralizzate dalla nuova situazione e non riescono a prendere decisioni razionali", spiega Falkenberg. "Durante gli attentati di Mumbai, le persone che non hanno capito che quei rumori erano colpi di pistola sono state le più vulnerabili. Quelle invece che sono riuscite ad allontanarsi dagli assalitori hanno avuto più probabilità di sopravvivere". All'interno di un hotel, controllare sempre il percorso per abbandonare l'edificio. Durante un viaggio in aereo, ascoltate con attenzione le istruzioni di sicurezza, individuate le uscite e pianificate l'eventuale fuga. "Sembra strano, ma le persone che leggono le avvertenze sulla sicurezza hanno maggiori probabilità di sopravvivere", conclude Falkenberg.

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