sabato 20 novembre 2010

Che facciamo senza auto???

fotoloia
Almeno una volta nella carriera di un'automobilista può succedere: si esce dal lavoro o dal tradizionale giro in Centro per compere ed ecco la sgradita sorpresa: al posto della nostra auto un inquietante spazio vuoto! Quindi che fare?
Il primo consiglio da seguire assolutamente è di mantenere la calma e il sangue freddo anche perché andare in panico può solo farci perdere minuti preziosi… nel caso in cui ovviamente si tratti di un furto! Le opzioni sono quindi due: o abbiamo ricevuto l'ingrata "visita" del carro attrezzi con tanto di Polizia Locale, o peggio, la nostra auto è diventata la nuova vettura del ladruncolo di turno. Ma andiamo con ordine.

L'ha "presa" il carro attrezzi

Di fatto è la prima ipotesi che dovremo prendere in considerazione (sempre) e sicuramente anche quella "preferibile". La prima domanda che dobbiamo porci quindi è se abbiamo o meno la coscienza pulita? Dove avevamo lasciato l'auto? Sulle strisce pedonali? In doppia fila? In un posto riservato a qualche determinata categoria, ad esempio Forze dell'Ordine, Corpo Diplomatico o portatori di handicap? Se la risposta è affermativa possiamo iniziare a tirare un sospiro di sollievo (più o meno). L'auto sarà nella maggioranza dei casi stata presa dal carro attrezzi attivato dai Vigili Urbani. A questo punto è sufficiente contattare gli stessi Vigili. L'ideale sarebbe individuarne un agente direttamente sul posto, ma in alternativa la classica telefonata andrà più che bene. Trovato il numero (è possibile anche chiamare il 113 chiedendo la gentilezza di farci passare il Comando Locale, ma lo sconsigliamo… la Polizia ha cose ben più importanti a cui pensare!) sarà sufficiente contattare il Centralino del deposito, fornire agli operatori nome e cognome (possibilmente anche la targa dell'auto) e attendere risposta. Fatto questo ci sarà comunicato dove è stata provvisoriamente parcheggiata l'auto (nelle grandi città ad esempio esiste più di un deposito e solitamente la nostra "cara" sarà stata portata in quello più vicino al luogo del "misfatto").

Cosa dice il Codice della Strada e cosa dobbiamo pagare?

Dell'argomento (rimozione e sanzioni accessorie) si occupa l'Articolo 215 del Codice della Strada. Questo recita che se la nostra auto (e quindi noi) si è resa protagonista di un'infrazione questa sarà tradotta in una contravvenzione elevata dagli organi di Polizia che hanno accertato la violazione. Questi, in determinati casi quindi possono richiedere l'intervento del carro attrezzi (ad esempio se la vettura è d'intralcio ad altri veicoli) disponendo poi la successiva custodia in appositi depositi. Inoltre c'è da aggiungere il prezzo dell'intervento della gru. In poche parole dovremo pagare non solo la contravvenzione per l'infrazione fatta, ma anche il "disturbo" del carro attrezzi (il suo arrivo, la rimozione e l'eventuale custodia del veicolo). Per custodia s'intende un costo che dovremo pagare per ogni giorno in cui la nostra vettura sarà "ospitata" in deposito.

Quanto ci costa?

La rimozione e il costo del deposito varia da un Comune all'altro. Certe sono invece le "tariffe" per quelle infrazioni "classiche" per le quali può essere prevista anche la rimozione del veicolo. Il divieto di sosta viaggia ad esempio da 78 a 311 Euro per le auto e da 38 a 155 per i mezzi a due ruote; se invece parcheggiamo in un posto riservato ad altra categoria (esempio "invalidi") pagheremo ancora non meno di 74 Euro fino ad arrivare ad un massimo di 296 Euro.

E se non ritiriamo l'auto?

Si tratta di un'ipotesi alquanto rara, ma potenzialmente possibile ad esempio se la vettura rimossa sia stata "abbandonata" in un determinato luogo senza provvedere alla demolizione prevista per Legge. In questo caso riceveremo a casa il verbale che attesta l'avvenuta rimozione e avremo 180 giorni di tempo per andare a "sbrigare" la pratica pagando quanto dovuto. Trascorso questo tempo senza che nessuno si sia presentato per il ritiro dell'automobile questa potrà essere demolita o, in rari casi "alienata" (venduta all'asta). Nel caso di rivendita i proventi saranno utilizzati per "coprire" le spese di rimozione, custodia e ovviamente deposito. Nel caso in cui la cifra non sia sufficiente verrà richiesto il pagamento della "differenza" mentre al contrario l'eventuale residuo sarà restituito al proprietario.

Se invece si tratta di furto?

Questa possibilità rischiamo di comprenderla al volo, ad esempio con la certeza di aver parcheggiato l'auto in un posto regolare, magari sotto casa dove siamo soliti lasciarla sempre. In ogni caso, anche con la coscienza pulita, chiamiamo ugualmente i Vigili Urbani per sapere se c'è stato un loro intervento. Può capitare ad esempio che la vettura sia stata rimossa eccezionalmente per cause di "forza maggiore": tosatura di alberi o interventi straordinari di manutenzione devono sempre essere preavvisati e segnalati in anticipo, ma l'ipotesi di non aver notato gli avvisi o che questi siano stati tolti c'è sempre! Se però la risposta sarà negativa non avremo più alcun dubbio: l'auto è stata rubata. In questo caso rechiamoci immediatamente al più vicino Commissariato di Polizia o Stazione dei Carabinieri per denunciare l'accaduto. Ricordiamoci di fornire anche dettagli sull'eventuale presenza di valori all'interno dell'abitacolo e quant'altro. E' importante procedere immediatamente con la denuncia, non solo perché così "qualcuno" provvederà a cercarla, ma soprattutto per il fatto che in questo modo non avremo alcuna responsabilità su eventuali reati o incidenti compiuti con la nostra vettura! Fatto questo informiamo anche la Compagnia con la quale siamo assicurati perché comunque godremo di qualche vantaggio. Nel caso in cui fossimo coperti anche dall'ipotesi di furto scatteranno infatti le procedure di rimborso concordate, in mancanza di questa (se abbiamo la semplice RCA quindi) potremo richiedere il rimborso della cifra non goduta dal momento della denuncia a scadenza del contratto! Un passaggio e un principio fondamentale a cui l'Assicurazione è obbligata a rispondere positivamente. In caso contrario non esitiamo a contattare l'Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni (ISVAP).

Infine…occhio alla distrazione!
Terza ipotesi che non abbiamo citato tra le principali è la distrazione. Non si tratta infatti di una situazione che capiti spesso, ma non tralasciamo nemmeno questa ipotesi! Chi parcheggia in prossimità della propria abitazione o del luogo in cui lavora rischia infatti di credere di aver lasciato la vettura in un determinato posto quando invece non è così! L'abitudine è truffaldina, quindi prima di allertare Vigili o Polizia riflettiamo bene su dove abbiamo parcheggiato la nostra automobile! Magari annotiamolo da qualche parte… certamente risparmieremo tempo e un'autentica "brutta figura"!

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