domenica 21 novembre 2010

Morti sul palco

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Si può essere uccisi dalla musica? A quanto pare sì, anche se non direttamente. Sono molti, infatti, i musicisti e i cantanti deceduti addirittura sul palco, davanti a un pubblico riunitosi per ascoltare buona musica e per divertirsi. Non deve essere di certo un bello spettacolo assistere ad una morte in diretta e, ancor meno deve esserlo stato per gli artisti scomparsi prematuramente davanti ai propri fan, anche se c'è chi sostiene che per un musicista non ci sia modo migliore di morire.
Nel 1998, morì sul palco il sassofonista di 'Elio e le Storie Tese', durante un concerto di Natale tenuto in presenza di 300 persone: Paolo Panigada, detto 'Feiez', ebbe - a quanto pare - un'emorragia cerebrale a soli 36 anni. Gli amici lo hanno ricordato così: "È morto suonando e questo è forse ciò che ogni musicista si augurerebbe, potendo scegliere. Tutto il resto è buio profondo". Anche Franco Tolomei, 63 anni, trombettista e amico di Renzo Arbore, si spense nel 1994 sul palco del 'Due' di Brera: stava suonando con la 'Ticinum Jazz Band' quando fu colto da un infarto. Non era la prima volta che Tolomei si sentiva male durante un concerto e i medici lo avevano ripetutamente avvisato dei rischi, ma la sua dedizione alla musica gli impediva di rinunciare ad esibirsi.
Lee Morgan si spense invece all'età di 33 anni nell'ormai lontano 1972: il celebre trombettista fu ucciso dalla moglie con un colpo al cuore dopo una discussione avvenuta dietro le quinte, durante un concerto a New York. Morì all'istante. Sfortunatissima invece la storia di Leslie 'Les' Harvey, chitarrista della band 'Stone the Crows': è morto fulminato dopo aver toccato un microfono (evidentemente con qualche cavo scoperto) con le mani sudate. Aveva appena 26 anni.
Judge Dread, noto cantante ska/reggae molto famoso negli anni '70, è deceduto nel 1998 al 'Penny Theatre' di Canterbury: colpito da un infarto, steso sul palco senza forze, il cantante ha comunque provato a dire al pubblico "Continuate ad ascoltare, fatelo per la band". Anche Johnny ‘Guitar' Watson ha pronunciato le sue ultime parole sul palco: famoso cantante e chitarrista di genere folk e blues, Watson si è sentito male durante un'esibizione a Yokohama in Giappone. La sua ultima frase fu "Ain't that a bitch", contenuta in una sua canzone che si intitolava appunto ‘Ain't that a bitch'. Muoiono colpiti da un infarto sul palco anche Country Dick Montana, cantante dei 'Beat Farmers', e Mark Sandman, leader dei 'Morphine', deceduto durante un concerto tenutosi vicino Roma nel 1999.
Più drammatica la morte di Darrell Lance Abbott, meglio noto con i nomi di Dimebag Darrell e Diamond Darrell, chitarrista heavy metal del gruppo 'Pantera'. Nel 2004, mentre suonava in un locale in Ohio promuovendo l'ultimo album della band, Abbott fu colpito da cinque colpi di pistola, sparatigli contro a bruciapelo da un ex militare. Nathan Gale, questo il nome dell'assassino, salì sul retro del palco e fece fuoco quindici volte, uccidendo - oltre ad Abbott - anche un impiegato del locale, una guardia del corpo e un ragazzo che assisteva al concerto e che provò a rianimare il musicista dopo che fu colpito. La strage si concluse con la morte di Gale, ucciso da un poliziotto. Può anche darsi che un musicista non sogni altro che morire suonando davanti ai propri fan, ma c'è modo e modo di morire. La morte, del resto, non è mai un evento gradito.

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