
È molto difficile vedere Pep Guardiola, posato ed educato, perdere le staffe: ma il tecnico del Barcellona è stato coinvolto in un pesante alterco con Stale Solbakken, l’allenatore del Copenaghen, dopo il pareggio per 1-1 rimediato dai blaugrana in trasferta nella capitale danese. L’animata discussione fra gli allenatori è stata interrotta dall’intervento di Busquets, che si è interposto fra i due allontanando Solbakken di peso, ma il diverbio è proseguito con toni violenti anche in sala stampa nel dopo-partita.
Il tutto sarebbe riconducibile all’episodio che ha caratterizzato la partita d’andata, che il Barcellona vinse per 2-0 in casa, quando Jose Manuel Pinto, il portiere blaugrana, simulò il fischio dell’arbitro per trarre in inganno Cesar Santin, lanciato solo verso la porta avversaria. Episodio che la Uefa ha punito con due giornate di squalifica inflitte all’estremo del Barcellona, sanzione non ritenuta adeguata da Solbakken, che avrebbe fatto valere le proprie ragioni parlando in toni accesi con Guardiola."Chiedete a Solbakken quello che è successo - è stato il commento di Guardiola - penso si sia comportato molto male oggi. Non può pretendere che io chieda una sospensione più pesante per un mio giocatore, tra l’altro importantissimo per gli equilibri all’interno dello spogliatoio".
"Non mi interessa che Pinto sia seduto in panchina o che guardi le partite dal divano di casa - ha risposto Solbakken - noi volevamo soltanto proteggere il nostro giocatore, perché ha fatto la figura dello stupido. Dopo la stretta di mano finale, Guardiola ha accennato qualcosa sull’Uefa, e pensavo volesse tornare a parlare di quell’episodio. Io ho detto che Pinto avrebbe dovuto ricevere cinque giornate di squalifica, ma era una battuta. Evidentemente non comprende l’humour norvegese. Guardiola ha tutto il mio rispetto, è uno degli allenatori migliori del mondo, ma in questa situazione ha detto qualcosa che non andava".
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