
Se cerchi una meta di viaggio sana per respirare un po' di aria pulita, è il caso di evitare questi posti
Radiazioni, scarti industriali, rifiuti chimici: ecco dieci città dove una vacanza può rivelarsi assolutamente pericolosa per la salute. Il Blacksmith Institute, una società impegnata nella difesa dell’ambiente, ha realizzato una classifica dei luoghi più inquinati al mondo, che risultano essere potenzialmente letali per i loro abitanti.
LINFEN (CINA) – Le colline intorno a Linfen sono punteggiate di miniere, legali e illegali, e l’aria è impregnata dalla combustione del carbone. Non sognatevi nemmeno di appendere il vostro bucato all’aperto, diventerà nero prima ancora di asciugarsi. E Linfen ha l’aria peggiore della Cina.
DZERZHINSK (RUSSIA) –Quasi 300mila tonnellate di rifiuti chimici – incluse alcune delle più pericolose neurotossine conosciute dall’uomo – sono state scaricate qui. Non a caso il Guinness dei Primati ha eletto Dzerzhinsk come la città più inquinata da agenti chimici della Terra.
TIANYING (CINA) – Una città industriale, come ce ne sono molte in Cina, nella cintura industriale nordorientale, Tianying produce oltre la metà del piombo del Paese. A causa della tecnologia di basso livello e della mancanza di regole, molti dei metalli tossici finiscono nel suolo e nell’acqua di Tiangying.
SUKINDA (INDIA) – Il cromo esavalente, cui è stato dedicato anche il film «Erin Brockovich», è un pericoloso metallo pesante utilizzato per la produzione di acciaio inossidabile e per la colorazione delle pelli ed è cancerogeno se inalato o ingerito. Il 60% dell’acqua potabile contiene cromo a livelli oltre il doppio degli standard.
VAPI (INDIA) – Vapi si trova nella parte finale di una cintura di terreni industriali in India lunga 400 chilometri. Per i cittadini di Vapi, il costo della crescita della produttività indiana è stato rilevante: i livelli di mercurio nelle acque sotterranee sarebbero 96 volte più alte dei livelli di sicurezza dell’Oms.
LA OROYA (PERU’) – Il piombo è il contaminante che appare più di frequente sulla lista di Blacksmith perché il numero di vittime che miete tra i bambini può essere devastante. A La Oroya, una città di minatori sulle Ande peruviane, il 99% dei bambini hanno livelli di piombo nel sangue che superano i limiti accettabili.
NORILSK (RUSSIA) – Norilsk è stata fondata nel 1935 come un Gulag in Siberia. E per chi ci vive da allora la vita non ha fatto che peggiorare. E’ sede del più grande complesso formato da fonderie nel mondo. Ogni anno sono liberati nell’aria oltre 4 milioni di tonnellate di cadmio, rame, piombo, nickel, arsenico, selenio e zinco.
CHERNOBYL (UCRAINA) – Quando il 26 aprile 1986 si è verificato il guasto della centrale di Chernobyl, è stata liberata nell’aria una quantità di radiazioni superiore di 100 volte alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Oggi l’area di 30 chilometri attorno alla centrale nella quale è vietato l’accesso rimane inabitabile.
SUMGAYIT (AZERBAIJAN) – Un’altra eredità della totale mancanza di rispetto per l’ambiente da parte dell’Unione sovietica (e non a caso una volta Stalin si è vantato dicendo che avrebbe potuto correggere gli errori della natura) sono le molte fabbriche di Sumgayit.
KABWE (ZAMBIA) – Quando i ricchi giacimenti di piombo sono stati scoperti vicino a Kabwe nel 1902, lo Zambia era una colonia britannica chiamata Rhodesia Settentrionale, e non c’era molta preoccupazione per gli effetti del metallo tossico sulle popolazioni locali
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