lunedì 8 novembre 2010

Il Maestro chiede aiuto...

Franco Califano (foto Getty)
Dopo una vita spericolata fatta di 1000 amanti, macchine e moto di lusso, vitto alloggio presso grandi alberghi e tre anni di carcere, Franco Califano ora fa i conti con il destino.
Un destino amaro quello del cantautore romano che dal mese di Luglio, dopo un brutto incidente che ha causato la frattura di tre vertebre, ha dovuto abbandonare le scene e rinunciare così alla sua unica fonte di reddito certa, i concerti. Addio serate, quindi, per l'autore di 'Tutto il resto è noia' che, come dichiara al Corriere della Sera, dovrà vivere unicamente con le entrate economiche dei diritti d'autore di canzoni, come 'Minuetto', 'La musica è finita' e 'Un'estate fa', entrate ormai nel panorama della cultura musicale italiana.
Al Califfo, però, sembrano non bastare i 10.000 euro a semestre corrisposti dalla SIAE e chiede aiuto allo Stato: "Io non credevo che fosse possibile. Ma alcuni amici, come il mio medico curante e il senatore Domenico Gramazio del Pdl hanno preso a cuore il mio caso e mi hanno spiegato che esiste una legge, la cosiddetta legge Bacchelli, che prevede un sussidio mensile vitalizio per persone che abbiano dato lustro alla cultura italiana. Ne so poco, ma mi sembra di avere tutti i requisiti per beneficiarne".
La legge Bacchelli, in passato, ha già assegnato un reddito straordinario per altri personaggi, in situazioni di indigenza, del mondo della cultura e dell'arte come Umberto Bindi e Alda Merini.
Sembra, quindi, che Franco Califano abbia tutte le carte in regola per ricevere questo particolare vitalizio e poter riprendere, così, la sua quotidiana vita. Come lui augura di passare nel nostro futuro ogni giorno migliore il club non ufficializzato ma concreto in tutti i suoi concerti, UFC ( Ultras Franco Califano ) augura a lui di tornare presto a essere felice.

Nessun commento:

Posta un commento